No a due centraline sul rio Cadino

Il consiglio comunale di Castello/Molina di Fiemme dice no, con voto unanime, a due richieste di nuove derivazione d’acqua per la produzione di energia idroelettrica sul rio Cadino. Le due società richiedenti erano la Betta Montaggi Srl e la Misconel Srl e riguardavano entrambe la realizzazione di due nuove opere di presa per altrettante centraline tra loro collegate (l’acqua della seconda sarebbe derivata dallo scarico della prima), in località «Piazzina», con una condotta forzata rispettivamente di 343 e di 2.400 metri di lunghezza ed una produzione media annua presunta di 201 e 6.000 kw. Il parere di competenza del Comune è previsto da una delibera della Giunta Provinciale del 18 dicembre 2015 ed il motivo del diniego è legato soprattutto a tre fattori: il Piano regolatore vigente non prevede la realizzazione di tali opere, che ricadono entrambe in zona bosco; i due progetti, separati ma strettamente correlati tra loro, determinerebbero ricadute negative dal punto di vista paesaggistico, ambientale ed urbanistico; i due interventi sfrutterebbero una risorsa pubblica senza alcun beneficio per la comunità locale, oltre a condizionare negativamente il settore della pesca. Ritorna in auge invece, il progetto riguardante una nuova centralina da realizzare sempre lungo il rio Cadino, in convenzione, al 50%, con il Comune di Valfloriana, questa volta con importanti ricadute di carattere pubblico. Sembrava che ci fossero problemi anche per questo progetto, ma il sindaco ha fatto presente che, dopo misurazioni, controlli, valutazioni tecniche e sopralluoghi sul territorio interessato all’iniziativa, l’Amministrazione ha inviato a Trento il documento preliminare, con quattro proposte progettuali, da sottoporre al parere del Via (Valutazione di Impatto Ambientale). 

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