Tragico incidente sul Cermis, morti sei turisti russi

"I primi importanti rilievi sulla dinamica dell'incidente ci permettono di affermare, in attesa ovviamente della conclusione dell'inchiesta giudiziaria, che quanto è avvenuto sembra essere nato in una situazione di violazione di qualsiasi norma di sicurezza e buon senso": lo afferma il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, accorso sul teatro della tragedia del Cermis dove hanno perso la vita sei cittadini russi. "In Trentino - ha sottolineato Pacher - la norma provinciale prevede la presenza di mezzi meccanici sulle piste di sci solo per motivi di sicurezza o soccorso o per motivi strettamente di servizio. È questo non è certamente il caso di quanto avvenuto lungo la pista del Cermis, dove il mezzo trainato dalla motoslitta non era addirittura idoneo al trasporto di persone, oltre a non avere ovviamente alcuna autorizzazione, che in nessun caso è mai stata concessa sulle piste trentine". "Siamo scossi da quanto accaduto - ha proseguito Pacher - e tutta la comunità trentina si stringe attorno ai familiari, ai parenti e agli amici delle vittime" Le parole del sindaco di CavaleseIl video su YouReporter

LE NOTIZIE DEL GIORNO

 

Ore 18.13

- Poteva essere ancora più drammatico, e salire a sette morti, il bilancio delle vittime dell'incidente del Cermis: la decisione del figlio di uno dei due uomini sopravvissuti di rimanere in hotel a Cavalese, e di non seguire la famiglia nella serata allo Sporting hotel Cermis, gli ha infatti salvato la vita. Ora il ragazzino, dopo aver salutato il padre, ricoverato in ospedale, è in volo per la Russia e si è imbarcato attorno alle diciassette. Nell'incidente ha perso la madre e la sorella. A quanto si è appreso, le salme delle sei vittime potrebbero essere rimpatriate entro martedì prossimo perché è arrivato il nulla osta dell'autorità giudiziaria e non ci saranno autopsie. Il questore di Trento, Giorgio Iacobone, si tiene in stretto contatto con il viceconsole russo per agevolare le procedure. Sempre a quanto si è appreso, non sono attesi - in Italia - i parenti delle vittime che, invece, aspettano in Russia il rientro delle bare dei loro familiari. Come da routine, in questi casi, sono stati fatti gli esame del sangue ai due uomini sopravvissuti all'incidente - che non sono in pericolo di vita - e dall'esito si saprà se avevano assunto dosi eccessive di alcolici. Durante le indagini sono stati sentiti anche dei testimoni. Uno dei feriti, il gestore dell'albergo Sporting Cermis, è stato sottoposto nel pomeriggio ad un intervento chirurgico. "Due ortopedici sono al lavoro per ricomporre le gravi contusioni e fratture che ha riportato", ha reso noto l'azienda sanitaria.

 

Ore 15.45

- "La legge è chiara. È vietato usare le motoslitte, se non per scopi di servizio, oppure per esigenze delle forze di polizia e dei forestali". A spiegarlo è l'assessore provinciale al Turismo della Provincia autonoma di Trento, Tiziano Mellarini, che proprio della sicurezza degli impianti per lo sci in Trentino ha potuto fare un vanto. Tutto è regolamentato, compreso l'uso delle motoslitte, in una specifico articolo di una legge provinciale. "Dire che è stata una follia è poco - ha aggiunto - e certamente è stato un gesto di totale incoscienza, se vogliamo essere benevoli. Per le normative di sicurezza noi in Trentino siamo tra i primi al mondo e quello di stanotte non è stato che un misto tra fatalità e incoscienza. Perché la motoslitta col traino serve solo per trasportare bagagli e alimenti. Non certo persone". Nel caso dell'incidente della notte sul Cermis sulla motoslitta invece erano in due, quelli che sono in ospedale, feriti, mentre sul carrello si erano sistemati in sei, le vittime. Ma c'è di più. Visto che le motoslitte sono adibite solo a trasporti di servizio "non avrebbero certo potuto percorrere la pista, ma neppure il sentiero alternativo. Essendo in dotazione all'albergo Sporting, aveva l'autorizzazione solo per i 50 metri che servono a portare cibo e borse varie fino alla struttura ricettiva". Quel viaggio in motoslitta insomma di legale, a quanto pare, non aveva alcunché. Sarà però l'inchiesta aperta dalla Procura a doverlo accertare in termini ufficiali. "Non dimentichiamo - ha proseguito ancora l'assessore - che le piste hanno precisi orari di chiusura, dopo i quali non sono transitabili, se non dal personale al lavoro, quindi diventano una sorta di vero e proprio cantiere edile. Nel caso specifico la pista aveva chiuso alle 17 e i gatti delle nevi stavano lavorando. Persino loro, per sicurezza, sono assicurati con dei verricelli sulla pista rossa e nera. Non per caso o per scrupolo, ma per legge".

 

Ore 15.07

- "Un atto incosciente, una totale imprudenza, che insieme alla sfortuna ha prodotto una tragedia". Così Lorenzo Dellai, che si è dimesso il 29 dicembre da presidente della Provincia autonoma di Trento dopo 14 anni, per impegnarsi per le politiche del 2013. "Il nostro - ha affermato - è un territorio molto esposto a incidenti di questo genere, come quelli marini lo sono in altri ambiti. Abbiamo regole ferree per la sicurezza, che nel 99% dei casi vengono rispettate. Il mancato rispetto e la fatalità possono causare episodi come questo, che possono avvenire ovunque". Ciò anche per dire che "l'incidente nulla ha a che fare con quanto accadde nel 1999 alla funivia del Cermis. È sbagliato accostarli dunque. Certo colpisce che questa montagna salga agli onori delle cronache un'altra volta per una tragedia", per cui ha espresso cordoglio per le vittime e i loro familiari.

 

Ore 12.06

- "Il programma sportivo resta invariato - conferma il presidente Piero De Godenz, presidente di Nordic Ski - ma questo doloroso incidente così vicino a noi ci costringe a ridurre ed annullare ogni manifestazione di contorno, nel tentativo di mantenere uno stile sobrio e rispettoso".

 

Ore 12.05

- "Una discesa di follia - dice l'assessore al turismo Tiziano Mellarini, presidente del Comitato Organizzatore di Fiemme 2013 - non si può parlare di fatalità, perché la legge vieta l'utilizzo delle piste durante la chiusura degli impianti e vieta allo stesso modo l'utilizzo delle motoslitte sui tracciati: nessuna autorizzazione è mai stata concessa. Da parte del Comitato e di tutto il Trentino il pensiero va ai familiari delle vittime".

 

Ore 11.50

- La pista Olimpia 2, teatro della tragedia, è ora regolarmente aperta. I curiosi si assiepano davanti alla curva dove è avvenuto l'incidente.

 

Ore 11.30

- Le punte di alcuni alberi sono state tranciate dalla motoslitta volata per alcune centinaia di metri fuori dalla pista Olimpia 2. Le salme sono già state portate a valle e ricomposte nella camera mortuaria di Cavalese. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti per primi gli addetti ai gatti delle nevi, impegnati nella battitura notturna della pista, che hanno notato una scia di neve all'altezza di una curva parabolica, molto ripida, e la rete di protezione sfondata. Nel dirupo sottostante i soccorritori hanno quindi individuato la motoslitta ribaltata e il rimorchio, con i passeggeri sbalzati ad alcune decine di metri di distanza. Sui rami degli alberi spezzati sono stati trovati alcuni scarponi. L'operazione di soccorso e recupero delle salme e dei feriti è stata condotta da quattro equipaggi di Trentino Emergenza ed enti convenzionati, 35 vigili del fuoco volontari di Cavalese e di altri corpi dell'Unione distrettuale di Fiemme, una ventina di persone del Soccorso alpino, il personale della Società Impianti a Fune Alpe Cermis. Con loro anche tre esperti dell'associazione Psicologi per i popoli.

 

Ore 11.20

- La procura di Trento ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo sull'incidente avvenuto nella notte sul Cermis. Titolare del fascicolo è il sostituto procuratore Davide Ognibene, che già intorno alla mezzanotte era salito fino al luogo dove la motoslitta si è ribaltata. Il magistrato sta coordinando le forze dell'ordine nelle indagini sull'accaduto e sta cercando di ricostruire l'incidente anche attraverso testimonianze. Fondamentali potrebbero essere quelle dei due sopravvissuti.

 

Ore 11.00

- Sono tutte di nazionalità russa le sei vittime e i due feriti dell'incidente avvenuto la scorsa notte sulle pista del Cermis, in Trentino. Due le vittime di sesso maschile, quattro quelle di sesso femminile, fra cui Larissa Rafilya Pshenichnaya, di 51 anni, residente a Predazzo (Trento), moglie del gestore dell'hotel Sporting Cermis, Iaroslav Iagafarov Azat, di 58 anni, ricoverato in prognosi riservata all'ospedale S.Chiara di Trento. Le altre vittime sono turisti alloggiati all'hotel Des Alpes di Cavalese: Liudmila Iudina, 48 anni e i figli Denis e Julia rispettivamente di 16 e 25 anni; Irina Kravchenko, 45 anni e Viacheslav Sleptsov, 52 anni. All'ospedale di Trento, oltre al gestore dell'albergo, è ricoverato Boris Iudin, di 47 anni. Entrambi non sono in pericolo di vita: uno è ricoverato nel reparto di ortopedia, l'altro in quello di neurochirurgia. La prognosi è di un mese.

 

Ore 09.55

- Misconel (funivie Cermis): «Dolore, ma anche tanta rabbia di fronte a tanta follia. Quel tratto dell'Olimpia 2 è talmente pericoloso che anche i nostri operatori in quel punto lavorano col verricello».

 

Ore 09.49

- Pacher, presidente della Provincia: «Ieri notte sul Cermis c’è stata una sequenza di imprudenze che hanno portato quasi inevitabilmente alla tragedia. Da parte di tutti c’è il cordoglio, ma le regole vanno rispettate, soprattutto in montagna. Grazie ai tanti soccorritori che si sono prodigati fino a tarda notte».

 

Ore 09.40

- Welponer, sindaco di Cavalese: «La dinamica dell‘incidente, dobbiamo dirlo, rivela incoscienza. Avevano chiesto autorizzazione a scendere, ma io l'avevo negata»

 

Ore 09.20

- Il Tour de Ski si farà, quasi regolarmente. Lo conferma anche Angelo Corradini di Fiemme 2013. Annullate la musica e gli eventi collaterali, si partirà con un minuto di silenzio, ma le gare prenderanno il via regolarmente. Con la mente ancora alla tragedia i volontari stanno preparando le piste per la gara proprio sul Cermis e al lago di Tesero.

 

Ore 09.10

- La dichiarazione di Angelo Corradini di Fiemme 2013: «Noi procediamo con tutta la parte sportiva senza variazioni. Per oggi e domani vengono sospese tutte le feste, le musiche e attività serali. Non verranno venduti alcolici e questo è quello che possiamo fare in questa circostanza, pur nel dispiacere di quello che
è successo. Vorrei aggiungere che è un incidente, pur nella sua tragicità, equiparabile ad un incidente d’auto. Non centrano i Mondiali e il Tour de Ski. E' un incidente causato da imperizia. Dispiace anche che proprio in questo momento l'immagine del Cermis venga nuovamente messa in cattiva luce, perché seppur drammatico, si è trattato di un incidente che nulla ha a che vedere con le piste e lo sport».

 

Ore 09.09

- I preparativi a Lago di Tesero fervono e già si parla delle gare, quindi la manifestazione dovrebbe proseguire: c'è da capire se con qualche riduzione o senza cerimoniali, o se seguirà il normale programmma..

 

LA DIRETTA DELLA NOTTATA

 

Ore 02.14

- "Siamo profondamente scossi di fronte a questa tragedia e impegnati in prima linea nei soccorsi". Lo afferma il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher. Pacher, affiancato dal dirigente del Dipartimento della Protezione civile, Roberto Bertoldi, ha raggiunto il luogo dell'incidente assieme all'assessore Mauro Gilmozzi e al sindaco di Cavalese, Silvano Welponer, per portare un segno di immediata vicinanza dell'amministrazione provinciale alla comunità della Valle di Fiemme. Il presidente della Provincia ha avuto anche un colloquio telefonico con il Commissario del Governo, Francesco Squarcina, per concordare i necessari contatti con l'Ambasciata russa in Italia.

 

Ore 02.10

- Le prime ipotesi sembrano essere confermate: la folle velocità dovrebbe essere la causa della tragedia.

 

Ore 01.55

- Le operazioni di soccorso sono praticamente concluse. Ora l'attenzione si sposta su cause e responsabilità. E si valuta se le gare del Tour de Ski si debbano svolgere o meno.

 

Ore 01.35

- Sopralluogo del presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher: "Siamo scossi per questa tragedia. Intanto continuiamo a impegnarci nei soccorsi".

 

Ore 01.15 cermis tragedia

- La foto con lo squarcio nella rete di protezione. La motoslitta è poi caduta nel dirupo

 

Ore 00.59

- Continuano i soccorsi. La pista Olimpia è illuminata a giorno.

 

Ore 00.52

- Gravissimo il marito della titolare dell'hotel.

 

Ore 00.49

- Tra le sei vittime c'è la gestrice dell'hotel (anche lei russa) che aveva organizzato la gita dei turisti.

pista

Ore 00.48

- Appena passato a Trento proprio sopra la radazione dell'Adige un elicottero. Probabilmente traportava uno dei due feriti gravi, inizialmente portato all'Ospedale di Cavalese.

 

Ore 00.40

- Tragico incidente sul Cermis anche il 31 dicembre: ecco la nostra news

 

Ore 00.38

- L'Ansa ricorda la "maledizione del Cermis": "La montagna è la stessa che il 2 febbraio 1998 aveva visto 19 vittime per un aereo dei marines finito contro una cabina della funivia. E sempre la funivia aveva causato 42 morti nel 1976, per il distacco di una cabina. Proprio le piste del Cermis dovrebbero essere protagoniste domenica della tappa finale di una nota gara di sci, il Tour de Ski".

 

Ore 00.23

- Giunti sul luogo della tragedia in questo momento altri due elicotteri militari. Lo confermano alcune persone di Cavalese che, pur nell'oscurità, sentono l'avvicinarsi dei mezzi.

 

Ore 00.15

- Tra le sei vittime della tragedia ci sarebbero due minorenni

 

Ore 00.02

- I morti sarebbero quattro uomini e due donne. I due feriti, invece, dovrebbero essere due uomini.

 

Ore 23.45

- Sul posto sono accorsi il 118 Trentino Emergenza di Cavalese, la Croce Bianca di Tesero, la Croce Rossa di Moena, il Soccorso Alpino di Fiemme e i Vigili del Fuoco dei paesi della valle.

 

Ore 23.15

- Gli otto turisti erano partiti dal rifugio Sporting hotel sul Cermis, dove avevano noleggiato una motoslitta. Il mezzo ha perso il controllo in una pista denominata "Olimpia 2" e ha sfondato le reti. Tutti gli occupanti della motoslitta sono finiti in una scarpata profonda 100 metri.

 

Ore 23.12

soccorso piste

- I due feriti sono stati trasportati uno all'ospedale di Trento e uno a quello di Cavalese.

 

Ore 23.08

- L'incidente è avvenuto lungo la pista Olimpia.

 

Ore 23.05

- Tragedia sulle nevi del Cermis nella tarda serata di venerdì (verso le 22). Una motoslitta con carrello che trasportava un gruppo di turisti russi si è ribaltata ed è finita fuori pista in una scarpata. Allo stato attuale le forze dell'ordine confermano che ci sono sei vittime, mentre una settima persona ferita in modo molto grave è stata trasportata all'ospedale Santa Chiara di Trento a bordo di un elicottero militare. C'è anche un'ottava persona ferita in modo grave.

 
 
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