Prosegue la battaglia per far restare la Mariani in val di Ledro

di Paola Malcotti

L’iter burocratico per il risanamento dell’area bloccata dal Tar sta procedendo, tanto che entro pochi giorni la Mariani spa potrà ricevere la sanatoria. E con questa provvedere sia al livellamento del terreno su cui nei mesi scorsi era stato avviato il cantiere per la costruzione del capannone-magazzino, sia ripartire con una nuova domanda di concessione edilizia in deroga. E quindi non essere più costretta al trasferimento.
 
Nel consiglio comunale di martedì sera, convocato in forma straordinaria presso l’auditorium di Tiarno di Sopra, è emerso poco di nuovo: grandi assenti l’assessore provinciale Alessandro Olivi e l’amministratore delegato di Mariani spa Luciano Manzini.
 
«Ricordo che già al mio secondo giorno di mandato sono stato in visita all’azienda per avere un’idea di quello che stava succedendo e mettere in campo tutto ciò di cui potevamo disporre per risolvere il problema - ha spiegato il sindaco Renato Girardi - Da subito ci siamo resi disponibili a qualsiasi soluzione, senza precludere alcuna strada. La sentenza del Tar non solo ha annullato la concessione edilizia ma trasformato i lavori di scavo fino ad allora eseguiti in un abuso. Ad oggi l’iter per la sanatoria (primo passaggio per sbloccare la situazione e permettere all’azienda di rimanere in valle) è in atto e sta proseguendo; dispiace però che ad ogni sforzo fatto dal Comune non sia corrisposta una puntuale risposta da parte di Mariani».
 
«Peccato che nessun rappresentante dell’azienda sia venuto a confrontarsi con la popolazione - l’osservazione di Anna Fedrigotti - È doveroso, da parte di tutti, dare risposte chiare ed univoche al territorio e ai lavoratori». «Nonostante le parole di Olivi ad oggi non c’è alcuna garanzia della permanenza di Mariani a Ledro» ha concluso l’ex sindaco Achille Brigà.

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