La Lube scherza con Trento E ai playoff c'è Molfetta

di Andrea Cobbe

Si chiude senza alcun sussulto la concentratissima regular season della stagione 2015-2016, che già il 6 marzo è stata costretta ad emettere tutti i propri verdetti, vessata da tempi strettissimi. Le flebili possibilità che la matematica ancora teneva in vita di assegnare alla Diatec Trentino un avversario diverso da Molfetta nei quarti di finale, si sono infrante contro la dura realtà e dunque, così come avvenuto in Coppa Italia in questa stagione e nei playoff scudetto in quella passata, i ragazzi di Stoytchev dovranno incrociare le lame con quelli del redivivo Di Pinto.

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Speriamo porti bene, così come ha portato bene nelle altre occasioni, perché dal match disputato ieri dai campioni d’Italia sul campo della Lube sono giunti ben pochi elementi incoraggianti. La partita non contava nulla, è il caso di ribadirlo, e i campioni d’Italia l’hanno affrontata senza tre titolari (Djuric, Lanza e Colaci), ma era lecito attendersi un po’ più di battaglia. Civitanova ha vinto sul filo di lana la prima frazione e poi ha messo a nudo impietosamente tutti i limiti di un team ieri poco incisivo in battuta, impalpabile nell’attacco di palla alta (11 su 36 per la coppia Nelli - Urnaut) e timidissimo a muro.

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L’incontro comincia con qualche variante nelle due metà campo. La Diatec tiene sempre a riposo Lanza e Djuric, ai quali aggiunge Colaci, per offrire qualche minuto di campo da titolare a De Angelis. La Lube fa riposare l’intera diagonale palleggiatore - opposto, schierando Corvetta e Fei, guadagnando un italiano grazie al regista anconitano. Dopo lo scatto trentino, due break grazie ad un ace di Antonov e un attacco di Urnaut, un attacco maldestro di Van de Voorde regala l’immediata parità ai padroni di casa, che fanno (break del 5-4) e disfano (doppio errore in attacco) con Cebulij. Un ace di Fei apre i primi varchi nella ricezione ospite, che vivrà un pomeriggio da incubo. Sbaglia Antonov in attacco, sbaglia Nelli in battuta, sbaglia ancora Antonov dai nove metri, ma sbaglia anche Juantorena, in attacco e in battuta, poi sbaglia anche Fei, imitato da Nelli in attacco. È una sfida a chi fa peggio, in questa fase, che alla lunga vincerà la Diatec. Siamo 14-13 per la Lube. Sul 17-17, infatti, Antonov sbaglia in battuta, Urnaut e Nelli in attacco, omaggi solo parzialmente compensati dall’invasione di Corvetta (20-19). Sul 23-21 ancora una battuta sbagliata per parte, poi solo cambi palla fino al 25-23.

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Dopo il cambio di campo ci si attende una reazione trentina, ma già sul 3-2 la Lube prende in mano la situazione, grazie a due ace consecutivi di Juantorena su Urnaut, che poco dopo incassa anche quello di Fei. Lo sloveno è nella buca, ma un ace lo subisce anche De Angelis (da Cebulij), anche se il pasticcio più grosso è un innocuo bagher di Podrascanin lasciato cadere ad un passo da Giannelli da una serie di compagni pietrificati, a cui fanno seguito due errori di Nelli (attacco e battuta) e uno di Urnaut. Siamo 16-10 e la frazione può dirsi chiusa. C’è il tempo per altri errori trentini in battuta (Giannelli e Antonov) e in attacco (Nelli), prima della fine del set.
Cambiato il campo, tutto riprende come prima. Subito 3-0, grazie a Fei e ad un errore di Urnaut, una pipe di Juantorena porta il punteggio sul già «ingiocabile» 6-2, che diventa 9-4 quando Cebulij raccoglie un ace sul nastro. Juantorena infierisce in attacco e in battuta, tanto che sul 15-7 ce ne sarebbe abbastanza per chiudere la gara per k.o. tecnico. Ad accendere un po’ di luce nel campo trentino ci pensano Tiziano Mazzone (due attacchi e un ace), inevitabilmente entrato per Urnaut, e Solé, che il suo lo fa sempre, senza lasciarsi condizionare dal contesto. Tutto finisce, fortunatamente, in breve tempo, con il 25-17 firmato da Parodi. Ora tre giorni di tempo per voltare pagina.

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