Deville è tornato: «Ho spinto e ce l'ho fatta»

di Luca Perenzoni

Rieccolo: Cristian Deville è tornato. Quello vero, quello capace di salire sul podio, quello capace di trionfare a Kitzbuhel. Ripresentarsi nella nuova stagione con il pettorale numero 70 poteva rappresentare la batosta finale, ma il «nuovo» Deville, così sereno e fiducioso, ha trovato la giusta carica.

«In tutta onestà speravo di partire intorno al 55, invece alla vigilia della gara ho saputo che mi sarebbe toccato il 70. Poteva essere una legnata, invece mi sentivo di poter fare bene comunque. Come dicevo nei giorni scorsi, sono in forma, sto bene e negli ultimi giorni in Svezia ho trovato anche un buon feeling con questa neve. In allenamento mi sono trovato spesso davanti, ma la gara è quasi sempre un altro discorso».
Ed invece, i valori sono stati gli stessi.

«Nella prima manche ho spinto e rischiato ed è andata bene, benissimo, non pensavo di arrivare subito così bene. Nella seconda sono stato un minimo più guardingo, era troppo importante arrivare al traguardo con una buona posizione. Ora spero di riuscire ad entrare nei 30 già nella prossima gara, altrimenti continuerò a lottare».

In questi giorni Deville resterà al nord per partecipare alle prime gare di Coppa Europa, con l’intento di abbassare i propri punteggi FIS e garantirsi pettorali migliori a prescindere dalla WCSL che si basa esclusivamente sui punti conquistati in Coppa del Mondo: giovedì e venerdì sono in programma due slalom giganti, seguiti nei due giorni dopo da altrettanti slalom. La rincorsa per il ritorno ad alto livello del trentatreenne di Moena è definitivamente lanciata: il suo sogno di poter rivivere i fasti del passato potrebbe davvero non essere campato in aria.

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