Il gigante cosmico che ha modellato la Via Lattea

Trovate le tracce della collisione cosmica avvenuta 10 miliardi di anni fa tra la Via Lattea e la galassia gigante Gaia-Encelado: le stelle di quest’ultima brillano ancora nell’alone della nostra galassia. I dettagli sono illustrati nello studio pubblicato sulla rivista Nature dal gruppo dell’Università olandese di Groninga, coordinato dall’astronoma Amina Helmi.

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Gli autori hanno cercato i ‘resti fossili’ di Gaia-Encelado all’interno della Via Lattea studiando composizione chimica, posizione e traiettoria delle stelle nell’alone galattico, per ricostruirne formazione ed evoluzione.

Galassie come La Via Lattea, secondo le attuali teorie, sono infatti il frutto di collisioni con altri oggetti celesti, che ne hanno plasmato forma e dimensioni. Come la galassia Encelado, dal nome del gigante della mitologia greca nato dall’unione tra la dea della terra Gaia e il dio del cielo Urano.

Per trovare le tracce di quell’antichissima collisione il gruppo di Helmi ha analizzato i dati della missione Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), della quale la stessa astronoma è fra i responsabili e che in aprile ha reso pubblico il catalogo più dettagliato delle stelle della nostra galassia, con più di 1,7 miliardi di stelle scandagliate.

Le analisi mostrano che l’impronta di molte stelle dell’alone è diversa dalle quelle native della Via Lattea. «Non ci aspettavamo - ha commentato Helmi - che la maggior parte delle stelle dell’alone della Via Lattea avesse un’origine legata alla collisione con Gaia-Encelado. Queste stelle - ha concluso - sono i detriti della collisione avvenuta miliardi di anni fa».

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