Appello dell’Enpa: basta animali uccisi sulle strade

L’Ente Nazionale Protezione Animali chiede di cambiare il modo di spostarsi in Italia. «Vogliamo meno smog e più trasporto pubblico. Vogliamo salire su tutti i treni con la bici» dicono.

«E lo vogliamo - prosegue l’associazione - anche e soprattutto perché non si può più prescindere da una mobilità green, rispettosa di tutti. Ce lo chiede l’ambiente, devastato dall’asfalto, dagli scarichi delle auto, dai gas serra. Ma ce lo chiedono gli animali, uccisi a migliaia sulle strade del nostro Paese. Non esistono statistiche ufficiali al riguardo. Per i primi 7 mesi del 2017, l’Asaps (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale) ha stimato 75 incidenti con animali selvatici, ma si tratta di un dato puramente indicativo».

«In mancanza di un database nazionale, non resta che affidarsi a rilevazioni approssimative raccolte a macchia di leopardo - prosegue Enpa - Si passa così dai circa 300 incidenti l’anno stimati nella comunità montana del Verbano agli 800 di quella di Varese. Tra caprioli, daini, volpi, ricci, rospi, cinghiali dobbiamo comunque ragionare nell’ordine delle decine di migliaia di esemplari uccisi ogni anno. E migliaia sono anche gli animali d’affezione, cani e gatti anzitutto, che vengono investiti».

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