Incredulità e dolore a Trento per la scomparsa di Meneghini

Ha destato incredulità e dolore nel capoluogo e non solo l’improvvisa scomparsa di Massimiliano Meneghini: figura molto nota per la sua attività di esercente, in passato assieme al padre, il compianto Maurizio, aveva gestito la «Stube» di via Suffragio e successivamente, sempre nella stessa zona del centro storico, il «Contrada».

Meneghini è stato stroncato da un malore a 44 anni: lascia la compagna Antonella, la mamma Paola, i figli Federico e Vittoria, la sorella Francesca e gli affezionati nipoti. Nato e cresciuto in Clarina, aveva coltivato e mantenuto numerose amicizie nel popolare quartiere del capoluogo. Grande appassionato di sport, soprattutto di calcio, era un grande tifoso della Roma oltre che sempre attento alle vicissitudini del Trento.

Esaurita l’esperienza da esercente aveva avuto la possibilità di mostrare tutte le sue competenze sempre nel settore della ristorazione, occupandosi poi, in periodi più recenti, anche di mansioni in altri settori: attualmente lavorava alla Trentofrutta. In ogni contesto si era sempre fatto apprezzare per il suo carattere aperto, solare, positivo anche nei momenti meno facili. In tanti ieri lo hanno salutato sui social, in tanti si ritroveranno domani, martedì 13 novembre, in occasione del funerale che sarà celebrato alle 15 nella chiesa di San Carlo.

comments powered by Disqus