«Azienda sanitaria poco trasparente» La relazione 2016 del difensore civico «Ritrosia al dialogo e spiegazioni evasive»

di Marica Viganò

Promossa Itea, rimandata a settembre l'Azienda sanitaria provinciale, bocciati i Comuni non ancora convenzionati, una trentina.

Il difensore civico Daniela Longo nella relazione annuale 2016 elenca pregi e criticità nei rapporti con enti pubblici e parapubblici. S

ono 862 i fascicoli aperti nel 2016 in leggero aumento rispetto all'anno precedente (841); 817 quelli definiti. Diminuiscono le richieste di aiuto per problemi relativi al lavoro, mentre aumentano i fascicoli in campo previdenziale e sanitario. Soffermandosi sul difficile dialogo con l'Azienda sanitaria, l'avvocato Longo ha evidenziato: «Si parla di persone fragili in condizioni difficili, che si vedono dire un "no" ad una prestazione senza spiegazioni.

Le risposte inadeguate da parte dell'Azienda arrivano non solo al cittadino, ma anche allo stesso difensore civico».

Sanità poco chiara.

La bocciatura non è arrivata perché, come ha spiegato il difensore civico, con l'insediamento del direttore Paolo Bordon «nel 2017 qualcosa si è mosso». L'Azienda sanitaria provinciale, tuttavia, non ha risposto adeguatamente alle istanze del difensore civico. «C'è una ritrosia al dialogo» ha sottolineato l'avvocato Longo ricordando che, tra l'altro, la prevista figura del garante della salute è stata individuata nel difensore civico. A preoccupare è la mancata trasparenza. «I provvedimenti sono spesso costituiti dalla sola decisione senza alcuna spiegazione o sono provvisti di una motivazione stereotipata standard e succinta, che non soddisfa il cittadino» si legge nella relazione. «Le spiegazioni che giungono sono rimaste deludenti perché evasive o su argomentazioni non richieste», con il personale medico legale che «ha mostrato una certa difficoltà nell'accogliere suggerimenti e richieste».

Gli enti «promossi».

Bene Itea. Se lo scorso anno le spese comuni erano state valutate poco leggibili dagli inquilini, il cambiamento è avvenuto: prospetto più chiaro e un portale web a cui gli utenti possono accedere. Anche il rapporto con l'Inps è migliorato, perché grazie all'intervento del difensore civico le risposte sono arrivate. Qualche problema ancora al dialogo con l'ex Inpdap, l'ente previdenziale per dipendenti della pubblica amministrazione, ma si tratta di un «nodo» nazionale e non locale. Nell'ambito degli interventi che hanno prodotto effetti migliorativi, una vittoria - piccola ma significativa come è stato evidenziato - si è ottenuta con le Aziende pubbliche di servizi alla persona: in caso di trasferimento dell'ospite, il giorno di ingresso e quello di uscita sono conteggiati come uno solo.

Urbanistica, interventi tardivi.

Calano gli interventi edilizi e diminuiscono i contenziosi. «Nel 2014 erano 115, nel 2016 poco più di sessanta: si tratta per lo più di pratiche incancrenite che riguardano gli espropri» ha spiegato il difensore civico. Per quanto riguarda le segnalazioni di abusi edilizi, è stato evidenziato che spesso i Comuni sono restii ai sopralluoghi, intervenendo troppo tardi, quando le opere sono già state fatte e dunque c'è la possibilità di sanatoria. Nella relazione il difensore civico bacchetta i Comuni: «Sarebbe auspicabile che le amministrazioni comunali esercitassero con maggior cura e costante imparzialità un'attenta e puntuale vigilanza sull'attività urbanistica e, a fronte di documentate violazioni, assicurassero precisi e tempestivi interventi repressivi».

Trasparenza nelle assunzioni.

Maggiore chiarezza per quanto riguarda i criteri di selezione degli incarichi: è quanto auspica il difensore civico evidenziando «le fumose risposte sulla gestione delle procedure» da parte soprattutto delle società parapubbliche, ossia gli enti con ordinamento giuridico fra il diritto pubblico e il diritto privato. Ma non brilla in trasparenza neppure qualche Comune, come è stato ricordato citando il caso di un concorso a tempo determinato.

Attenzione ai minori.

«Basta scrivere alle scuole e magicamente le cose di risolvono»: sulla scuola intesa come edificio il difensore civico è intervenuto su richiesta di genitori preoccupati per la struttura o che chiedono aiuto per incomprensioni o disfunzioni per graduatorie e servizio mensa. Ma c'è anche la scuola intesa come classe, con la presenza di soggetti fragili: segnalazioni sono arrivate sulla gestione delle lezioni da parte di insegnanti di sostegno o in classi in cui ci sono evidenti problematiche comportamentali di alcuni ragazzi. Il difensore civico è anche garante dei minori. Ecco, allora, l'impegno per fare informazione sui pericoli del web, contro il cyberbullismo. Sulla tutela dei minori e dei minori stranieri non accompagnati il Trentino ha anticipato il resto d'Italia. «Da noi c'è da due anni un elenco dei tutori volontari, mentre in Italia la legge c'è solo da pochi mesi».

comments powered by Disqus