Giro di pietre preziose rubate Due arresti per ricettazione

L’hanno chiamata operazione Pollicino perché, seguendo le pietre, sono arrivati a chi le proponeva ai gioiellieri. I carabinieri della stazione di Riva del Garda hanno arrestato per ricettazione due persone residenti in Alto Adige.

L’indagine ha preso il via dal maxi furto di pietre preziose messo a segno lo scorso 30 aprile in val di Ledro ai danni di un rappresentante di preziosi derubato di ben cinquemila pezzi di opale australiano per un valore di 800 mila euro.

Il furto era avvenuto a Biacesa dove il rappresentate si era fermato con il camper a bordo del quale c’era l’intero campionario.

In quell’occasione i malviventi avevano rubato anche un iPhone 6.

Il traffico del cellulare, riattivato a fine è giugno, ha permesso di verificare che il telefono era in uso a un nomade minorenne di Bolzanino.

E una vola individuato il territorio i carabinieri, grazie ai contatti con esperti del settore, hanno scoperto che alcuni opali erano stati piazzati presso le gioiellerie.

E così i carabinieri hanno bloccato i due bolzanino con addosso alcune pietre. I due sono stati arrestati su ordinanza del gip di Bolzano per ricettazione.  
Finora sono state recuperate venti pietre preziose ma le indagini proseguono per risalire anche agli autori del furto.

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