Sindacati, voce grossa sul bilancio «Più soldi ai lavoratori»

di Flavia Pedrini

Bene le politiche sulla casa e le maggiori risorse destinate all’Icef, con un intervento importante per gli over 65, per citare alcuni temi della manovra, ma dai sindacati arriva anche un richiamo forte a ripartire dalla contrattazione.

Dunque, più soldi per i lavoratori. Un messaggio che Cgil, Cisl e Uil hanno rilanciato ieri mattina alla giunta provinciale, in occasione della presentazione dell’assestamento di bilancio, ma rivolto anche a imprenditoria e privati.

Sul piatto ci sono gli oltre 182 milioni di euro, le risorse disponibili con la nuova manovra. Il bilancio dell’incontro è positivo. «Rispetto a quanto proposto nel documento abbiamo trovato segnali positivi - evidenzia Franco Ianeselli, segretario della Cgil - Ma al presidente abbiamo detto che, negli incontri con gli operai, i lavoratori, sentiamo molti che lamentano di essere andati indietro negli anni della crisi. La comunità ha retto, tanti hanno tirato la cinghia, ma c’è stato un peggioramento delle condizioni di lavoro. Dunque ora è importante che arrivino segnali che vanno nella direzione di un avanzamento. Questi riguardano sicuramente le politiche pubbliche, ma in primo luogo anche il settore della contrattazione».

La competenza, è chiaro, non è della giunta: «Ma abbiamo voluto mandare un messaggio con Cisl e Uil, affinché i contratti territoriali aziendali tornino ad aumentare i salari, nel momento in cui l’economia riparte». In questo quadro sono stati accolti con favore gli stanziamenti per rinnovare i contratti dell’Azione 19 e anche un intervento migliorativo sul contratto del Progettone.

Altro tema caro alle parti sociali quello degli appalti. «Bisogna fare in modo che che non ci siano più riduzioni di orario, part time involontari, perché le risorse sono strette, ma che le condizioni di chi lavora siano buone e dignitose», evidenzia.

In tema di welfare - con l’assegno unico e Icef - ci sono due interventi che vanno in particolare nella direzione chiesta dai sindacati: «Chi lavora ed è beneficiario di politiche di welfare, non deve essere penalizzato, ma incentivato ad andare a lavorare». Lorenzo Pomini, segretario della Cisl, guarda con favore ad alcune novità, come il rilancio dell’intermodalità dell’Interporto. «Tema importante - dice - pensando a quanto l’Austria sta facendo rispetto al traffico dei tir e anche sapendo che molto del traffico merci su gomma preferisce l’Autobrennero perché costa meno».

Come positivo viene visto il finanziamento dello studio «Acqua e agricoltura» in Val di Non per il risparmio delle risorse naturali. Ma anche Pomini rilancia sul lavoro: «Da una parte le imprese, nel momento di ripresa, denunciano di non trovare manodopera adeguata. Dunque si deve agire su due fronti: la formazione, che pure è stata fatta, ma altro aspetto ineludibile è che le imprese devono pagare di più i propri lavoratori, perché usciamo da una contrattazione che, dal 2009, ha dovuto lasciare sul terreno tanto pure di mantenere i posti di lavoro».  

«Molte di quanto abbiamo proposto nel documento è stato accolto - sottolinea Walter Alotti, segretario della Uil - Noi - aggiunge - abbiamo chiesto che, fra le agevolazioni fiscali, si metta come possibile parametro anche un aumento della contrattazione, con obiettivi specifici che riguardino il territorio». Critico, invece, sui nuovi fondi al turismo: «Che ha già misure agevolate», osserva. In tema di politiche per la casa, «bene l’implementazione di risorse per ristrutturare gli alloggi, ma il prossimo bilancio dovrà ripensarle, passando ad una più mirata politica per l’affitto». Così come Alotti ritiene necessario, in un’ottica di tutela dell’acqua potabile, prevedere un piano di manutenzione dell’acquedotto.

In attesa dell’articolato, prosegue - con le categorie del pubblico impiego - la partita per la stabilizzazione dei lavoratori pubblici con la definizione di un protocollo d’intesa.

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