Politica / Lavoro

Spinelli: “Progettone, riforma necessaria per sostenere i lavoratori. Basta creare tensione sociale”

L’assessore se la prende con il mondo sindacale: “Spiace che ci sia chi dà una lettura distorta e fuorviante della nuova proposta di legge. L’esecutivo vuole che il Progettone possa rimanere anche per gli anni a venire uno strumento innovativo e alternativo ad altre forme di sussidio passivo”

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TRENTO. “Lo ribadisco ora e non mi stancherò di ripeterlo: le persone attualmente coinvolte nel “Progettone” e tutte quelle che saranno coinvolte in futuro non saranno lasciate sole. È ferma volontà di questa Giunta provinciale mantenere gli stanziamenti e le opportunità e non c’è nessuna intenzione di cambiare i criteri di accesso”.
 

È il messaggio dell’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, in quella che vuole essere una lettera aperta alla comunità trentina, e in primis al mondo sindacale e del lavoro, nel dibattito sorto attorno al disegno di legge 140 che verrà discusso dal consiglio provinciale, durante il mese di giugno oppure nell’autunno.


”Continueremo – spiega l’esponente della giunta Fugatti – ad accompagnare alla pensione le persone in età matura e offriremo opportunità occupazionali a chi non trova alternative sul mercato del lavoro ordinario. Mi rammarico, dunque, di chi lascia spazio a letture distorte e fuorvianti circa i contenuti della riforma. Riforma che questa Amministrazione provinciale sostiene con convinzione e che risulta necessaria, fra l’altro, per adeguare alla normativa europea e nazionale in materia di affidamento di lavori e contratti pubblici la legge provinciale, risalente al 1990, istitutiva di questa fondamentale iniziativa. Che continuerà nella sua mission di sostegno e accompagnamento per i lavoratori trentini”. 
 

“Il nuovo ddl - sostiene Spinelli – conferma inoltre il sistema concertativo tra la Provincia e le parti sociali. Anzi, potenziato il ruolo del sindacato in quanto “il parere della commissione provinciale per l’impiego” è stata previsto in vari articoli della nuova legge. Commissione che “assume un ruolo importante nella definizione delle regole specifiche di attuazione e nel monitoraggio degli interventi effettuati dai lavoratori del Progettone”.
 

“Alla luce di tutti questi elementi – continua l’assessore –, spiace che dalla componente sindacale ci sia chi dà una lettura distorta e fuorviante della nuova proposta di legge che non corrisponde alla volontà politica né all’azione della Giunta provinciale. L’esecutivo sta portando avanti con determinazione questa riforma perché il Progettone possa rimanere anche per gli anni a venire uno strumento innovativo e alternativo ad altre forme di sussidio passivo. Capace di ridare dignità agli stessi lavoratori impegnati a migliorare il Trentino nei vari settori in cui possono operare”.
 

“Stigmatizzo questi comportamenti – continua così il ragionamento di Spinelli – perché credo che questo non sia affatto il momento di creare tensione sociale. Il sistema non è in pericolo e i lavoratori non verranno danneggiati. Affermare il contrario è sbagliato. La componente sindacale, interlocutore della Provincia nella concertazione sulle politiche attive del lavoro, ha confermato la necessità di riforma del Progettone negli Stati Generali del Lavoro. Si è inoltre confrontata con il gruppo di lavoro con Provincia, Università e Cooperazione in questi due anni di lavoro preparatorio, nel quale sono stati accolti molti degli emendamenti proposti dagli stessi sindacati in sede di Commissione Provinciale per l’Impiego prima e tradotto quindi in emendamenti anche alcune osservazioni presentate durante l’audizione alla seconda commissione consiliare”.

“Mi auguro quindi – conclude Spinelli – che su questa riforma d’ora in poi si racconti il vero e si evitino inutili strumentalizzazioni, in un momento in cui ci sono tanti problemi, ma di sicuro non c’è la benché minima possibilità che questa Giunta metta in discussione il Progettone”.

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