Il caso / Grandi carnivori

Gestione degli orsi e abbattimenti, la Provincia fa ricorso contro la bocciatura del Tar

Annunciato il ricorso al Consiglio di Stato: «Vogliamo mantenere l’integrità del nostro percorso per poter salvaguardare la sicurezza pubblica»

SENTENZA Perché il Tar ha bocciato la Provincia
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TRENTO. Gestione degli orsi, la Provincia non ci sta. Dopo che il Tar ha bocciato le nuove linee guida sugli abbattimenti accogliendo il ricorso del Wwf, l’amministrazione provinciale ha deciso di passare al contrattacco annunciando il ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione.

«L’Amministrazione provinciale intende ribadire la necessità che le linee guida sulla gestione dei grandi carnivori mantengano l’integrità del percorso così come progettato e si rivolgerà al Consiglio di Stato per sottolinearlo», viene detto in una nota.

«Del resto la sentenza del Tribunale amministrativo di Trento conferma la possibilità per il Presidente della Provincia autonoma di ricorrere a provvedimenti d'urgenza in caso di situazioni estremamente critiche».

Monte Stivo, al tramonto l’orso si strofina su un tronco per marcare il territorio

Queste splendide immagini ci arrivano dal Monte Stivo, dove, pochi giorni fa, al tramonto, Andrea Frapporti e Paolo Togni hanno filmato grazie a una fototrappola un bellissimo esemplare maschio adulto di orso bruno. L’orso si strofina su un tronco per marcare il territorio.

Il principio di fondo è la massima salvaguardia della sicurezza pubblica e, per assicurare questo obiettivo, l’Amministrazione, nel rispetto del Pacobace, «ha già codificato una serie di azioni, a partire dalla dissuasione verso animali problematici, che vengono messe in atto rispettando una rigorosa progressione».

«Non si tratta pertanto di introdurre automatismi o di sottovalutare l’importanza del confronto, anche perché le stesse Linee guida confermano la necessità del coinvolgimento di Ispra. Ma va da sé che di fronte a casi estremamente gravi e pericolosi - che purtroppo la cronaca ha già documentato in una serie di episodi tutt’altro che rari e oggettivamente preoccupanti - diventa irrinunciabile disporre di strumenti operativi - che mai la Provincia ha previsto fuori dall’alveo normativo - il cui obiettivo è proprio la tutela della sicurezza pubblica», conclude la nota. 

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