Italia / L'allarme

Terremoto: "I lampioni oscillavano come fuscelli". Nelle Marche scuole chiuse e treni sospesi per precauzione

Le testimonianze di chi vive vicino all'epicentro della forte scossa di questa mattina, 9 novembre. Sulla linea ferroviaria adriatica sono in corso le verifiche sullo stato dei binari. Decine di scosse minori dopo quella violenta delle 7.07
IL FATTO La forte scossa poco dopo le sette del 9 novembre

ROMA. "I lampioni di illuminazione pubblica oscillavano come fuscelli, tutto tremava forte, una sensazione terribile e la gente si è riversata in strada".

La testimonianza di un abitante di Fano (Pesaro Urbino) dopo le forti scosse di terremoto, la prima di magnitudo 5.7 con epicentro cosa marchigiana Pesarese.

Non ci sarebbero, secondo le prime informazioni, danni visibili sui palazzi ma ci sono fessurazioni e crepe in diverse abitazioni. Intanto si sentono ambulanze e mezzi dei pompieri che girano per la città per soccorsi e verifiche.

 

Il terremoto registrato nelle Marche è stato sentito anche in Toscana, in particolare, spiega il presidente della Regione Eugenio Giani su twitter le chiamate "da chi ha avvertito maggiormente le scosse" sono arrivate da Arezzo e Firenze.

"Con gli operatori del Nue 112 Regione Toscana - aggiunge - stiamo supportando la centrale delle Marche rispondendo alle tantissime chiamate di soccorso".

Terremoto nelle Marche: due forti scosse in mattinata, sentite anche nel Pesarese

Docenti e studenti all'esterno dell'istituto tecnologico Bramante Genga di Pesaro

Nel'Aretino il terremoto è stato chiaramente sentito in particolare in Valtiberina e Valdichiana. Le oscillazioni si sono protratte per alcuni secondi provocando paura tra le persone che abitano soprattutto ai piani più alti. Diverse le chiamate ai vigili del fuoco.

Scuole chiuse anche a Fabriano e Macerata, dove le scosse di terremoto sono state avvertite nettamente, e lungo la costa a San Benedetto del Tronto e a Grottammare (Ascoli Piceno). In molti Comuni sono stati aperti i Coc.

Circolazione ferroviaria sospesa in via precauzionale e per controlli sulla linea Adriatica, tra Rimini e Varano, sulla Ancona-Roma, tra Falconara e Jesi, e sulla Rimini-Ravenna, tra Gatteo e Cesenatico, a seguito di una scossa di terremoto che ha interessato la zona. Nessun treno è fermo in linea.

Si stanno verificando le condizioni di sicurezza per attivare eventuali servizi sostitutivi su strada. Il provvedimento si è reso necessario per consentire ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea dopo l'evento sismico.

Sono state numerose le scosse di terremoto rilevate dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia al largo della costa marchigiano-pesarese.

La più forte è stata di 5.7 alle 7.07, poi un'altra di magnitudo 4 alle 7.12.

Poi tra le 7.15 e le 7.35, l'Ingv segnala altre nove scosse da 3.6 a 2.4.

Sono una ventina le scosse di magnitudo superiore a 2 che si sono susseguite dopo la prima nella costa adriatica tra Fano e Pesaro.

 

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