Lory Del Santo, quella volta che Clapton mi voleva ingannare

(ANSA) - ROMA, 28 APR - Intervista a cuore aperto e sul filo dell'emozione per Lory Del Santo a Domenica in che a Mara Venier confessa di quella volta che Eric Clapton la voleva ingannare, della sua infanzia, della famiglia, di chi l'ha aiutata e chi le ha fatto del male e alla fine confessa: "Non mi sono mai sposata, ho avuto tante proposte…". "Da bambina non ho mai avuto sogni, cercavo solo di capire com'era il mondo perchè nessuno me lo spiegava, ogni giorno c'era da imparare. Da bambina, alle medie ed elementari, ero una piccola Truman Capote", racconta Lory Del Santo. "La mia vita era una scuola. Imparavo ed ascoltavo, questa era la mia tecnica, non potevo recriminare mia madre che era povera, non avevo una bambola, il regalo a Natale era un mandarino. Il punto è questo, se tu cresci nell'idea che...

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Lory Del Santo, quella volta che Clapton mi voleva ingannare

(ANSA) - ROMA, 28 APR - Intervista a cuore aperto e sul filo dell'emozione per Lory Del Santo a Domenica in che a Mara Venier confessa di quella volta che Eric Clapton la voleva ingannare, della sua infanzia, della famiglia, di chi l'ha aiutata e chi le ha fatto del male e alla fine confessa: "Non mi sono mai sposata, ho avuto tante proposte…". "Da bambina non ho mai avuto sogni, cercavo solo di capire com'era il mondo perchè nessuno me lo spiegava, ogni giorno c'era da imparare. Da bambina, alle medie ed elementari, ero una piccola Truman Capote", racconta Lory Del Santo. "La mia vita era una scuola. Imparavo ed ascoltavo, questa era la mia tecnica, non potevo recriminare mia madre che era povera, non avevo una bambola, il regalo a Natale era un mandarino. Il punto è questo, se tu cresci nell'idea che accetti la realtà, è l'unica maniera, se tu sei tesa per quello che non hai, non sarai mai felice…" Poi la svolta con il viaggio per Roma: "Sono partita, ho preso quel treno, senza nemmeno una valigia. Non avevo nessuno, camminavo per via Del Corso, pensavo qualcuno conoscerò, avevo un piccolo incentivo, avevo conosciuto un uomo a Verona che mi portava a scuola la mattina con l'auto, un amico, una persona meravigliosa, non c'è mai stato niente… mi ha aiutato" E il capitolo doloso con Eric Clapton: "Lui… è stato un'amore contrastato, proprio perché era il primo amore, il primo figlio, mi diceva 'ti amo, voglio un figlio', lo volevo, c'era questo entusiasmo… mi sono trasferita a Londra". Poi: ''È sparito per sei mesi, poi mi ha chiamato il suo agente, 'dimmi quanto vuoi così ti liberi…', non ho mai fatto cose per denaro, quando questo mi ha detto 'quanto vuoi', uno ci pensa… ma gli ho detto 'vedi questo numero dimenticalo', si chiamava Roger, lo dico perché non è stato molto onesto… poi Eric mi ha scritto una lettera verso i sei mesi, meravigliosa, mi chiedeva come stava il bambino, voleva venire a trovarmi, siamo stati assieme, gli ho detto che lo pensavo sempre, prima di dormire, lo pensavo sempre… in verità era venuto per prendere la lettera, era la prova che era il fatto che lui parlava del bambino, c'era la prova del bambino, sono stata male…". Si emoziona parlando del dolore per la scomparsa del secondo figlio Loren: "All'inizio non riuscivo a stare in piedi per ore. Poi… ho detto cosa faccio? Sto stralciata tutta la vita? No, mi sono alzata. Quando poi ti alzi una volta, sei capace di alzarti ancora." Racconta dell'assenza della famiglia: "Non mi ha aiutato la famiglia, tutte le mie vicissitudini non c'è mai stata. E ti dirò di più, è andata bene così… se queste persone non ti capiscono, meglio che non parlavano, se sbagliano la parola… fanno peggio". E alla fine un bilancio: "Ho vissuto la vita degli altri ma non la mia, rincorri sempre tutto… mi ha voluto bene il pubblico, mi hanno scritto dei messaggi profondi, qualcuno che ti vuole bene lo puoi trovare ovunque, basta che fai vedere il cuore…". (ANSA).

 

Festa Inter: al via la parata con i bus scoperti

(ANSA) - MILANO, 28 APR - È partita la sfilata scudetto dell'Inter. I due autobus scoperti (il primo con la squadra e il secondo con lo staff) hanno appena lasciato San Siro, venendo accolti fuori dal garage del Meazza da migliaia di tifosi festanti che si sono aperti lasciando passare la carovana interista tra due ali di folla. I primi a salire sull'autobus sono stati Arnautovic, Calhanoglu e Pavard, seguiti a poco a poco da tutto il resto della squadra compreso il tecnico Simone Inzaghi. Dalle casse dell'autobus fin da subito è partita musica a tutto volume, mentre sui lati sono comparse anche bandiere con le due stelle e sui due autobus si leggono le scritte "campioni d'Italia" e "La seconda stella è nostra, grazie interisti!". E non sono mancati anche i primi cori dal megafono, con i calciatori (Dimarco e Barella tra i primi a prendere il microfono) a cantare "la capolista se ne va" e "i campioni d'Italia siamo noi" tra qualche birra e selfie di gruppo. (ANSA).

Calcio / La gioia  

Giornata indimenticabile per il Lavis: grande festa per la storica promozione in serie D

Con il successo di oggi, 28 aprile, per 2-0 contro il Naturno, il team del presidente Rosa e dello specialista in "promozioni" mister Manfioletti, il Lavis ha conquistato matematicamente il massimo campionato regionale e si è guadagnato il passaggio alla serie superiore. Subito dopo il fischio finale è partita una grandissima festa

 

G7: corteo contro vertice, bloccata la tangenziale a Venaria

(ANSA) - TORINO, 28 APR - I manifestanti contro il G7 Clima Energia e Ambiente, ospitato a Venaria Reale (Torino) hanno occupato, bloccandola, la tangenziale. "Di fronte alle false soluzioni che i governi delle potenze mondiali propongono alla crisi climatica diciamo loro che la via di uscita è la giustizia climatica, la difesa della sovranità energetica dei popoli e la costruzione di reti di solidarietà tra i nostri paesi e il riconoscimento del debito dei paesi esteri fraudolenti che stanno strangolando i nostri popoli e che spingono al saccheggio delle nostre risorse naturali". Così dal microfono spiegano gli attivisti ambientalisti (ANSA).

 

Il Papa, Venezia sia segno di bellezza accessibile a tutti

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 28 APR - "Se oggi guardiamo a questa città di Venezia, ammiriamo la sua incantevole bellezza, ma siamo anche preoccupati per le tante problematiche che la minacciano: i cambiamenti climatici, che hanno un impatto sulle acque della Laguna e sul territorio; la fragilità delle costruzioni, dei beni culturali, ma anche quella delle persone; la difficoltà di creare un ambiente che sia a misura d'uomo attraverso un'adeguata gestione del turismo; e inoltre tutto ciò che queste realtà rischiano di generare in termini di relazioni sociali sfilacciate, di individualismo e solitudine". Lo ha detto il Papa nell'omelia della messa a Piazza San Marco. "E noi cristiani, che siamo tralci uniti alla vite, vigna del Dio che ha cura dell'umanità e ha creato il mondo come un giardino perché noi possiamo fiorirvi e farlo fiorire, come rispondiamo? Restando uniti a Cristo - ha proseguito Papa Francesco - potremo portare i frutti del Vangelo dentro la realtà che abitiamo: frutti di giustizia e di pace, frutti di solidarietà e di cura vicendevole; scelte di attenzione per la salvaguardia del patrimonio ambientale ma anche di quello umano. Non dimentichiamo il patrimonio umano, la grande umanità nostra, quella che ha preso Dio per camminare con noi". Quindi "abbiamo bisogno che le nostre comunità cristiane, i nostri quartieri, le città, diventino luoghi ospitali, accoglienti, inclusivi". "E Venezia, che da sempre è luogo di incontro e di scambio culturale, è chiamata ad essere segno di bellezza accessibile a tutti, a partire dagli ultimi, segno di fraternità e di cura per la nostra casa comune. Venezia che fa fratelli", ha concluso Papa Francesco. (ANSA).

 

L'Inter campione vince ancora, Torino battuto 2-0

(ANSA) - ROMA, 28 APR - L'Inter già campione d'Italia vince sempre. Nel giorno della celebrazione a Milano dello scudetto della seconda stella, la squadra di Simone Inzaghi a San Siro davanti agli oltre 70mila tifosi ha battuto 2-0 il Torino grazie alla doppietta di Calhanoglu a segno all'11 della ripresa e bissa su rigore al 14'. Granata in dieci per l'espulsione di Tameze per gioco falloso. I nerazzurri non si fermano e vanno a caccia di altri primati, intanto tutto pronto per la sfilata in città con i bis scoperti. (ANSA).

 

Frana a Donnas, chiusa la strada statale 26

(ANSA) - AOSTA, 28 APR - Una grossa frana è caduta nella notte nel territorio comunale di Donnas raggiungendo la strada statale 26, che è stata chiusa al traffico ad eccezione dei mezzi di soccorso e delle forze dell'ordine. La viabilità alternativa è lungo l'autostrada A5 Torino-Aosta, tra i caselli di Pont-Saint-Martin e Verrès. "Il distacco è avvenuto ieri verso le 23,30 all'altezza del chilometro 53 della strada statale, fortunatamente nessuno è rimasto coinvolto", spiega all'ANSA il sindaco di Donnas, Amedeo Follioley. "I tecnici stanno facendo un sopralluogo ma il problema è che sta piovendo. L'indirizzo al momento è di tenere la strada chiusa, la situazione sarà continuamente valutata". Il crollo è avvenuto nei pressi dell'arco e della strada romana. "Nel tratto dove si è verificata la caduta massi avevamo già fatto un'ordinanza di chiusura. Saremmo dovuti intervenire la prossima settimana con dei lavori di somma urgenza per mettere in sicurezza la parete, ma il distacco è avvenuto prima", spiega il primo cittadino. "Inizialmente - aggiunge Follioley - il volume da mettere in sicurezza era di circa 50 metri cubi, non abbiamo ancora fatto i calcoli ma, dopo il crollo, il materiale coinvolto è apparentemente il doppio. Si è staccata tutta la placca, ma ci sono ancora delle pietre pericolanti da disgaggiare. Al momento non si può salire in parete perché piove forte ed è pericoloso per gli addetti". Per la vallata centrale, che comprende il territorio di Donnas, il Centro funzionale regionale ieri ha emesso un bollettino di allerta gialla legato a possibili "fenomeni di frane superficiali e cadute massi per saturazione dei suoli" a causa delle precipitazioni che si stanno verificando. (ANSA).

 

Santanchè, il governo sta lavorando in squadra per turismo

(ANSA) - ROMA, 27 APR - "Questo governo sta dimostrando come sia importante lavorare in squadra anche per il turismo, con i colleghi dell'esecutivo ma anche con le regioni". La squadra per il turismo "è fatta anche dagli imprenditori che hanno dimostrato di essere molto resilienti, visto che il turismo è il settore che ha pagato il prezzo più alto durante la pandemia e dai lavoratori. Il gioco di squadra si vince se ogni giocatore fa la sua parte e questo è stato dimostrato". Lo ha detto la ministra de Turismo Daniela Santanchè intervenendo nel panel "L'Europa blu" Economia del mare: una rotta da condividere', fra gli appuntamenti della seconda giornata di 'L'Italia cambia l'Europa', la conferenza programmatica di Fratelli d'Italia in corso a Pescara dal 26 al 28 aprile. "La blue economy non ha solo la maglia blu ma molto anche la maglia rosa perché il 20% delle aziende che lavorano nel mercato dell'economia del mare è rappresentato da donne - ha aggiunto -. E' un elemento importante come il fatto che la blue economy è una grande opportunità per il sud, il 47,9% delle aziende nel settore sono ubicate al sud, ed è un'opportunità di maggiore crescita". Per Santanchè "lo dobbiamo a Giorgia Meloni se stiamo portando a casa degli importati risultati sul turismo. E' il primo presidente del Consiglio che lo ha messo nell'agenda politica capendone tutta l'importanza". Rispetto a un tema come la sostenibilità "stiamo facendo tantissimo, ma voglio ricordare che non c'è solo quella ambientale ma anche quella economica e sociale, perché non vorrei mai vedere una contrapposizione tra uomo e l'ambiente. Non sono due controparti ma la stessa parte e devono lavorare insieme". Il governo "oltre a mettere circa 42 milioni di euro sulla sostenibilità, ci sono i fondi del Pnrr, un miliardo e 380 milioni, molto importanti sia per vincere la sfida della sostenibilità sia quella dei servizi del turismo. Fondi a disposizione delle strutture ricettive per migliorare la qualità, per la digitalizzazione, l'efficientamento energetico. Poi abbiamo il fondo Bei, 800 milioni che si leggono nello stessa chiave". Il governo "sta facendo tutto il possibile per sostenere questo settore". Il tema "della sostenibilità, centrale nel turismo, attraverso i fondi, deve diventare concreto, non restare solo un'etichetta". Inoltre, "anche con il mio collega Musumeci (Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, con lei tra i protagonisti de panel, ndr), abbiamo la stessa visione, le stesse vedute e conosciamo l'importanza dell'Italia dell'economia del mare. Dobbiamo ancora di più investire nel settore crocieristico, che è fondamentale, anche perché è un turismo alto spendente, e nella cantieristica. Dobbiamo essere orgogliosi che le barche più belle del mondo si facciano in Italia e i cantieri più importanti siano in Italia. Tutto questo ci deve rendere ancora più fieri di essere italiani". Per la ministra anche su questi temi "l'orgoglio di essere italiani è la cosa più importante. Al di là dei numeri della sostenibilità, quello che ci può far vincere più di tutto è fare squadra - sottolinea -. Bisogna andare all'estero per capire quanta voglia di Italia c'è nel mondo. Quanto si voglia copiare il nostro stile di vita, il made in Italy". Mentre in Italia "molti pensano che la nazione vicina abbia l'erba più rigogliosa". Bisogna "invece capire l'elemento competitivo più importante che abbiamo... siamo l'Italia". (ANSA).

 

>ANSA-BOX/ A Ozieri la scuola che insegna la solidarietà

(di Gian Mario Sias) (ANSA) - OZIERI, 27 APR - Via dai banchi, fuori dalle aule, per una lezione di solidarietà che resterà impressa nella loro memoria per tutta la vita. E che è valsa il plauso del Quirinale. È la straordinaria esperienza che stanno vivendo gli allievi dell'Istituto di istruzione superiore Antonio Segni di Ozieri, in provincia di Sassari. Gli studenti che nello scorso anno scolastico frequentavano il quarto anno nelle sezioni A e B del liceo scientifico e nella sezione A del liceo classico, che fanno capo allo stesso istituto intitolato all'ex capo dello Stato, hanno ricevuto una delle tre targhe assegnate dal presidente Sergio Mattarella per 'azioni collettive' di solidarietà, nel giorno in cui 29 giovani sono stati insigniti del titolo di Alfiere della Repubblica. Durante le vacanze natalizie del 2022 alcuni studenti delle tre classi hanno partecipato, con il coordinamento della loro insegnante di religione e la collaborazione della Caritas della diocesi di Ozieri, al progetto "Mi metto al servizio", attività attraverso cui la scuola si prefigge di sviluppare le competenze trasversali dei suoi giovani. Così, in occasione del Natale, i ragazzi sono passati dalle parole ai fatti, rimboccandosi le maniche e abbandonando il confronto verbale per dare un aiuto alla mensa della Caritas di Sassari e alla Croce Ottagona di Ozieri. La loro testimonianza di servizio è stata contagiosa, tanto che altri studenti si sono sentiti coinvolti e hanno offerto la propria disponibilità come volontari. Oggi la notizia arrivata da Roma ha riempito di orgoglio l'intera comunità scolastica. "Siamo davvero soddisfatti e onorati di ricevere questo riconoscimento dal presidente Mattarella", dice il dirigente scolastico Andrea Nieddu mentre cerca di celare l'emozione. "Il progetto e la sua ottima riuscita dimostrano che la scuola può offrire, soprattutto nei territori più periferici e nelle aree interne, un prezioso contribuito all'avanzamento civile e sociale delle comunità", è la riflessione attraverso cui il riconoscimento viene accolto come uno stimolo ad andare avanti. "Questi ragazzi, servendo a tavola i più bisognosi e dedicandosi a qualsiasi altra attività che gli sia stata proposta, hanno sperimentato nella pratica in cosa consista il rispetto del principio costituzionale del pieno svolgimento della personalità umana", aggiunge il professore. Per la referente del progetto, l'insegnate Maria Pina Zappu, "il progetto realizzato in collaborazione con il responsabile del servizio per la pastorale giovanile della Diocesi di Ozieri, don Stefano Nieddu, è servito per far vivere in prima persona ai ragazzi realtà differenti, per concretizzare gli ideali di solidarietà e responsabilità nei confronti del prossimo. L'entusiasmo degli studenti si è tramutato in profonda soddisfazione e incoraggiamento a mantenere tale direzione". (ANSA).