Studenti pro Gaza a Torino occupano Palazzo Nuovo

(ANSA) - TORINO, 13 MAG - La sede delle facoltà umanistiche a Torino, Palazzo Nuovo, è stata occupata da un gruppo di studenti in solidarietà alla Palestina. Alcune decine di studenti si sono accampati con le tende davanti all'ingresso e hanno esposto bandiere palestinesi, uno striscione con la scritta "Student intifada, all eyes on Rafah stop guerre e genocidio", accendendo dei fumogeni colorati. Tra gli organizzatori della protesta i collettivi Cambiare rotta, Collettivo autonomo universitario e Progetto Palestina. "Sono passati più di duecento giorni - hanno spiegato - dall'invasione di Gaza e dall'inizio del genocidio. Dal 7 ottobre abbiamo visto come le nostre istituzioni hanno mostrato solo complicità al genocidio. I media mainstream ancora parlano del diritto di difesa di Israele. Le università...

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Studenti pro Gaza a Torino occupano Palazzo Nuovo

(ANSA) - TORINO, 13 MAG - La sede delle facoltà umanistiche a Torino, Palazzo Nuovo, è stata occupata da un gruppo di studenti in solidarietà alla Palestina. Alcune decine di studenti si sono accampati con le tende davanti all'ingresso e hanno esposto bandiere palestinesi, uno striscione con la scritta "Student intifada, all eyes on Rafah stop guerre e genocidio", accendendo dei fumogeni colorati. Tra gli organizzatori della protesta i collettivi Cambiare rotta, Collettivo autonomo universitario e Progetto Palestina. "Sono passati più di duecento giorni - hanno spiegato - dall'invasione di Gaza e dall'inizio del genocidio. Dal 7 ottobre abbiamo visto come le nostre istituzioni hanno mostrato solo complicità al genocidio. I media mainstream ancora parlano del diritto di difesa di Israele. Le università italiane continuano a lavorare con le aziende belliche che distruggono Rafah e Gaza. A Torino gli studenti e le studentesse sono in mobilitazione per dimostrare che gli studenti e le studentesse sono a fianco della Palestina per chiedere un embargo militare immediato a Israele. Gli studenti e le studentesse di Torino lottano al fianco del Popolo palestinese". Un delegazione dei manifestanti è entrata poi all'interno di una serie di aule per spiegare al microfono le ragioni della protesta. Le lezioni sono state quindi interrotte per qualche minuto, per riprendere poi regolarmente. (ANSA).

 

Aumentati i morti per il caldo nel sud Europa in 30 anni

(di Manuela Correra) (ANSA) - ROMA, 13 MAG - Il cambiamento climatico rischia di cancellare i progressi ottenuti nel campo della salute pubblica negli ultimi 50 anni. Nell'arco di 30 anni - dal 1990 al 2022 - si è infatti registrato un graduale aumento del 9% dei decessi legati al caldo, e tale aumento tocca l'11% nell'Europa meridionale, inclusa l'Italia, con una crescita del 41% del numero di giorni di caldo estremo. Sono i dati allarmanti della seconda edizione del rapporto The Lancet Countdown in Europe 2024, che traccia i progressi in materia di salute e cambiamenti climatici nel continente. The Lancet, una delle più autorevoli riviste scientifiche al mondo, ogni anno pubblica i risultati del progetto The Lancet Countdown a livello regionale e a livello globale, per informare i governi e le Nazioni Unite. Considerando i collegamenti tra cambiamento climatico e salute in tutta la regione, il nuovo rapporto esplora 42 indicatori che monitorano gli impatti dei cambiamenti climatici sulla salute, nonché le opportunità inadeguate, ritardate o mancate dell'azione per il clima in Europa. Il quadro descritto è preoccupante: nel 2021, l'insicurezza alimentare, moderata o grave, ha colpito quasi 60 milioni di persone in Europa; per 11,9 milioni di queste, l'insicurezza è attribuibile a un numero maggiore di giorni di ondate di calore e di mesi di siccità. Nel 2022, inoltre, le perdite economiche dovute a eventi estremi legati al clima sono state stimate in 18,7 miliardi di euro. Queste perdite rappresentano lo 0,08% del Pil europeo e il 44,2% di queste (8,2 miliardi di euro) non erano assicurate. Inoltre, avverte Lancet, "l'idoneità climatica per vari agenti patogeni e vettori di malattie sensibili al clima è aumentata in Europa (ad esempio per il virus del Nilo occidentale, dengue, chikungunya, Zika, malaria, leishmaniosi e zecche, che diffondono la malattia di Lyme e altre malattie)". E sul fronte dei combustibili fossili siamo ancora indietro: l'uso del carbone è aumentato al 13% dell'approvvigionamento energetico totale dell'Europa nel 2021 rispetto al 12% nel 2020, e 29 dei 53 paesi della regione europea dell'Oms continuano a fornire sussidi per i combustibili fossili. Da qui il monito dei 69 autori del rapporto, provenienti da 42 istituzioni accademiche e delle Nazioni Unite, coordinati dal Barcelona Supercomputing Center: "Il cambiamento climatico è qui, in Europa, e uccide. Bisogna agire". Eppure, a fronte dei dati emersi, si sottolinea nel rapporto, "le politiche verso sistemi energetici a zero emissioni rimangono tristemente inadeguate e il trend attuale stima che questo obiettivo in Europa sarà raggiunto solo entro il 2100". Il Rapporto Europeo 2024 di Lancet Countdown avverte dunque che è necessaria una "azione urgente per proteggere la salute dai cambiamenti climatici". Il cambiamento climatico, afferma Rachel Lowe, direttrice di Lancet Countdown in Europe e responsabile del gruppo Global Health Resilience presso il Barcelona Supercomputing Center, "sta già causando danni alla vita e alla salute delle persone in tutta Europa. Il nostro rapporto fornisce prove dell'allarmante aumento degli impatti sanitari legati al clima in tutta Europa, tra cui la mortalità dovuta al caldo, le malattie infettive emergenti e l'insicurezza alimentare e idrica. È giunto il momento di intraprendere un'azione senza precedenti per limitare questi impatti negativi sulla salute in Europa e nel resto del mondo". Limitare il riscaldamento globale a meno di 1,5°C attraverso una "transizione giusta e salutare - conclude l'esperta - offrirebbe benefici salvavita per le persone in tutta Europa e oltre, invece di affrontare problemi di salute e minacce ai nostri mezzi di sussistenza". (ANSA).

 

Neige Sinno vince il Premio Strega Europeo 2024

(ANSA) - TORINO, 12 MAG - È Neige Sinno, con il romanzo Triste Tigre (Neri Pozza) a vincere l'undicesima edizione del Premio Strega Europeo con 10 voti su un totale di 23 espressi dalla giuria, composta da 25 scrittrici e scrittori italiani vincitori e finalisti del Premio Strega. La cerimonia al Circolo dei Lettori di Torino. Già caso editoriale in Francia, vincitore del Prix Goncourt des Lycéens, del Prix Femina, del Prix Le Monde, del Prix Inrockuptibles, con diritti venduti in 17 paesi, Triste Tigre è attraversato da una domanda: "Colui che ha creato l'agnello ha creato anche la tigre?". Neige Sinno, nata nel 1977 nella regione delle Hautes Alpes, che dopo un periodo negli Stati Uniti si è trasferita in Messico, dove vive col compagno e la figlia, compie un viaggio nella storia di un trama vissuto quando doveva avere sette anni, forse nove, e il suo patrigno ha cominciato ad abusare di lei. Il libro è anche un dialogo necessario con i grandi della letteratura che questo dolore l'hanno interrogato. Il riconoscimento è stato assegnato anche a Luciana Cisbani, traduttrice del libro vincitore, come segno "dell'importanza che hanno le traduzioni come strumento di dialogo e di conoscenza". (ANSA).

 

Schlein, fermare follia di Netanyahu, a Rafah sara' ecatombe

(ANSA) - ROMA, 12 MAG - Anche da qui non possiamo che pensare anche a quello che accade intorno a noi, che c'e' la guerra, che priva di futuro bambine e bambini. Anche in questi giorni siamo tornati a chiedere un forte cessate il fuoco in Medio Oriente, bisogna fermare la follia di Netanyahu e questo attacco a Rafah che si tradurra' in un'ecatombe, perche' abbiamo gia' 35mila vittime tra i civili innocenti palestinesi. Bisogna fermare questo massacro'. Cosi', a margine della sua visita al Salone del Libro di Torino, la segretaria Pd Elly Schlein. 'Bisogna liberare gli ostaggi ancora detenuti da Hamas - aggiunge - e portare tutti gli aiuti umanitari necessari. Per questo - ribadisce - il Partito democratico continua a insistere sul cessate il fuoco immediato'. (ANSA).

 

Mattarella alla Race for the Cure, riceve il pettorale n.1

(ANSA) - ROMA, 12 MAG - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella partecipa alla cerimonia della partenza della 'Race for the cure', la manifestazione podistica di Komen Italia per la lotta ai tumori del seno. Il capo dello Stato, accompagnato dalla figlia Laura, presidente del Comitato d'onore della Race for Cure, e' giunto all'area allestita a due passi dal Circo Massimo e ha salutato le 'donne in rosa', riunite su una gradinata, che hanno affrontato o stanno affrontando la malattia. Poi Mattarella ha preso posto in tribuna autorita', dove ha ricevuto il pettorale numero 1 della venticinquesima edizione della manifestazione. Fra gli altri, in tribuna autorita', ci sono il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente del Coni Giovannj Malago' e il vicepresidente della Camera Giorgio Mule' e il ministro della Salute , Orazio Schillaci. Partecipa alla manifestazione anche la squadra istituzionale di Montecitorio, con oltre duecento iscritti fra deputati e dipendenti. (ANSA).

 

Djokovic,'non avevo equilibrio,chissa' quella borraccia...'

(ANSA) - ROMA, 12 MAG - 'Non lo so, devo verificarlo, ma potrebbe essere' . Cosi' ha risposto Novak Djokovic dopo la sconfitta con Tabilo al 3/o turno degli Internazionali a chi gli chiedeva se l'episodio della borraccia abbia influito sulla sua eliminazione. 'La condizione era diversa - ha proseguito -. Ho fatto un allenamento semplice, non sentivo niente, ma non stavo nemmeno come le altre volte. Oggi, sotto forte stress, e' stato piuttosto brutto, non in termini di dolore, ma in termini di equilibrio. Non avevo alcuna coordinazione. Ero un giocatore completamente diverso da quello di due sere fa. Devo fare controlli medici e vedere cosa sta succedendo'. (ANSA).

 

MotoGp: Martin vince a Le Mans e allunga, beffa Bagnaia

(ANSA) - ROMA, 12 MAG - E' Jorge Martin il protagonista del fine settimana del gran premio di Francia, quinta prova del motomondiale. A Le Mans lo spagnolo, dopo aver conquistato la pole position e vinto ieri la Sprint race, oggi si e' aggiudicato il gran premio ed ha ultriormente incrementato il suo vantaggio in classifica generale con 38 punti su Bagnaia e 40 su Marquez e Bastianini. Alle spalle dello spagnolo della Ducati Pramac, Marc Marquez (con la Ducati del team Gresini) che con un sorpasso all'ultima curva ha relegato Francesco Bagnaia al terzo posto. E dire che il torinese era partito bene, portandosi subito in testa e restando al comando per 21 dei 27 giri, tallonato da Martin che al giro 21 lo ha sorpassato per poi involarsi verso la vittoria; Bagnaia e' stato poi superato nel finale anche da Marquez, protagonista di una gara in rimonta. Bagnaia si e' dovuto accontentare del podio e avra' altre occasioni di rifarsi, magari gia' dalla prossima gara in Catalogna. Quarto posto per la Ducati di Enea Bastianini, che ha dovuto scontare una penalita' in gara per un attacco mal portato ad Aleix Espargaro. Quinto Maverick Vinales con l'Aprilia, sesto per un ottimo Fabio Di Giannantonio e settimo Franco Morbidelli, mentre il pubblico di casa ha sofferto per il ritiro dell'idolo di casa, Fabio Quartararo. Ultimo posto per Luca Marini. 'Oggi sono stato il migliore. Sono molto contento - ha commentato a fine gara Martin - La moto era perfetta, voglio ringraziare il team per questo. Nonostante qualche caduta la squadra l'ha preparata alla perfezione. Fare doppietta qui a Le Mans e' fantastico'. Nonostante la beffa finale Bagnaia e' comunque soddisfatto: 'Ci ho provato, ho dato tutto, ho cercato di gestire dalla partenza ma gli altri due negli ultimi due giri avevano qualcosa in piu' - le sue parole - Sono contento di aver concluso la gara dopo due stagioni in cui non ci ero riuscito. Il risultato e' piuttosto buono considerando come e' andata ieri. Oggi sono contento, ora pensiamo alla prossima gara e sono sicuro che potremo andare ancora meglio'. Naturalmente soddisfatto Marc Marquez: 'E' stata una bellissima rimonta. Partivo dal 13/o posto, c'ho messo un po' a recuperare. Il passo c'era - ha commentato a fine gara -. Per cinque giri ho provato a passare Pecco, lui staccava forte, poi all'ultimo c'ho provato, lo sapete, sono fatto cosi'…'. In Moto 2 vittoria di Sergio Garcia. All spalle del pilota spagnolo del team MT Helmets completano la tripletta delle moto Boscoscuro, Ai Ogura (MT Helmets) e Alonso Lopez (SpeedUP). Una vittoria che permette allo spagnolo di conquistare la testa della classifica generale sfruttando il contemporaneo quarto posto di Joe Roberts, ora a sette punti da Garcia. Tra i primi dieci anche Aldeguer, Arbolino (ottavo), Arenas e Guevara. In Moto 3, invece, vittoria di David Alonso (CFMOTO Gaviota Aspar Team) che ha battuto il suo principale rivale nella lotta per il titolo mondiale Daniel Holgado (Red Bull GASGAS Tech3) che ora ha un solo punto di vantaggio. Il podio e' completato dal terzo posto di Collin Veijer (Liqui Moly Husqvarna Intact GP). (ANSA).

 

Piero Chiambretti, 'torno in Rai e ascolto le donne'

(ANSA) - ROMA, 12 MAG - Le donne sono davvero in crisi? "È la domanda da sciogliere: lo scopriremo insieme a scrittrici, giornaliste, autori, donne, ma anche uomini, giovani e meno giovani, artisti e non solo, per raccontare pezzi di attualità e di vita, del mondo dell'universo femminile, colonna della nostra società, capace di stare in ascolto, catturare i cambiamenti ed essere memoria". Piero Chiambretti is back: torna in Rai, da dove tutto era iniziato, con il suo nuovo show, Donne sull'orlo di una crisi di nervi, in onda dal 14 maggio in prima serrata su Rai3. Un ritorno che, dopo l'addio a Mediaset dopo 15 anni (altri 5 a La7), ha fatto notizia in un momento delicato: "Diciamo che trovo una Rai sull'orlo di una crisi di nervi. Ma siamo onesti, in questa azienda, dove sono voluto fortemente rientrare, certe dinamiche si sono sempre verificate, a seconda del momento e dell'aria che tirava". "Mancavo da questa azienda da ventidue anni - precisa in una conversazione con l'ANSA il conduttore torinese, mentre è in viaggio in auto con un amico e scherza perché sono finite le caramelle. Il nuovo programma, una produzione della direzione Intrattenimento di Prime Time, parla all'universo femminile, o cerca di comprenderlo? "Entrambe le cose, ma all'interno di un solo spazio. Non è detto che ci debba essere un solo filo conduttore, si può partire da un argomento e finire con l'approfondire o mandare messaggi diversi. Io sono fermamente convinto che il mondo delle donne sia più interessante e vasto di quello degli uomini. Comunque non è un programma provocatorio, ho già dato: essendo in par condicio, non sfioreremo neanche per sbaglio l'argomento politica. Quello che abbiamo in mente ora è fare servizio pubblico e offrire un po' di evasione". Insomma un varietà di prima serata di informazione e intrattenimento che racconta e festeggia le donne, con ospiti e un cast di primo piano composto da figure femminili di ogni età e di ogni categoria professionale. Le opinioni, i collegamenti a sorpresa, i sondaggi, i contributi degli archivi Rai e un trattamento brillante sono gli ingredienti. Il titolo, evocativo, è un omaggio al film di Almodovar o al suo programma La Repubblica delle donne? "Diciamo che quello fu chiuso in anticipo, ci fu il Covid. Il nuovo programma nasce dalle ceneri di quella trasmissione, che non aveva esaurito quello che aveva da dire, ma è anche amplificato". Nelle vesti di editorialisti ci sranno Francesca Barra, Edoardo Camurri, Costantino della Gherardesca, Grazia Sambruna. E le scrittrici Isabella Santacroce, appena tornata in libreria con un romanzo dopo 5 anni di silenzio, e Melanie Moore, dai social Marina Valdemoro e Penelope Robin. Poi due comiche, Francesca Reggiani, per la serie corsi e ricorsi, e Rosalia Porcaro. Spazio anche a collegamenti con storici corrispondenti, "perché noi siamo Rai servizio pubblico: Giovanna Botteri da Parigi, Paolo Pagliara da New York e Marco Varvello da Londra. E poi tanti altri". Ma Chiambretti la tv la guarda? "Adesso no, perché ho molto da fare con il mio programma. Comunque l'intrattenimento no, o poco per non farmi influenzare. Guardo molto i notiziari, lo sport e gli approfondimenti. Ora non prendetemi per noioso, faccio tante altre cose". Tra i programmi che ha fatto, quale preferisce, o ne rifarebbe altri che ha interrotto? "Rifarei bene quelli che ho fatto male, sicuramente. Poi certi programmi avrei dovuto conservarli, ma in un altro modo. Come spiega il postulato di Lavoisier, nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, ed è quello che mi piacerebbe fare, mentre in tv spesso tutto si crea e tutto si può distruggere in un niente". Da Mediaset nuovamente in Rai ma senza rancore, senza un motivo di discussione. Con Pier Silvio Berlusconi si è lasciato benissimo, conferma ancora una volta, "è stato gentile, educato, non ci siamo frequentati personalmente assiduamente, ma devo dire che mi ha sempre lasciato carta bianca, ci siamo lasciati con cortesia". Donne sull'orlo di una crisi di nervi è suddiviso in tre parti: un primo ciclo di cinque puntate, un secondo blocco di sei in onda da ottobre e infine una terza tranche da otto appuntamenti. "Se uno vuole fare un bilancio può farlo anche dopo la prima puntata - osserva - non spetta a me dare indicazioni, ma si può anche aspettare la fine". Chiambretti dedica il programma alla madre Felicita, morta nel 2020: "È con me sempre". (ANSA). TH/ (ANSA).