>ANSA-BOX/ A Ozieri la scuola che insegna la solidarietà

(di Gian Mario Sias) (ANSA) - OZIERI, 27 APR - Via dai banchi, fuori dalle aule, per una lezione di solidarietà che resterà impressa nella loro memoria per tutta la vita. E che è valsa il plauso del Quirinale. È la straordinaria esperienza che stanno vivendo gli allievi dell'Istituto di istruzione superiore Antonio Segni di Ozieri, in provincia di Sassari. Gli studenti che nello scorso anno scolastico frequentavano il quarto anno nelle sezioni A e B del liceo scientifico e nella sezione A del liceo classico, che fanno capo allo stesso istituto intitolato all'ex capo dello Stato, hanno ricevuto una delle tre targhe assegnate dal presidente Sergio Mattarella per 'azioni collettive' di solidarietà, nel giorno in cui 29 giovani sono stati insigniti del titolo di Alfiere della Repubblica. Durante le vacanze natalizie del 2022 alcuni studenti delle tre classi hanno partecipato, con il coordinamento della loro insegnante di religione e la collaborazione della Caritas della diocesi di Ozieri, al progetto "Mi metto al servizio", attività attraverso cui la scuola si prefigge di sviluppare le competenze trasversali dei suoi giovani. Così, in occasione del Natale, i ragazzi sono passati dalle parole ai fatti, rimboccandosi le maniche e abbandonando il confronto verbale per dare un aiuto alla mensa della Caritas di Sassari e alla Croce Ottagona di Ozieri. La loro testimonianza di servizio è stata contagiosa, tanto che altri studenti si sono sentiti coinvolti e hanno offerto la propria disponibilità come volontari. Oggi la notizia arrivata da Roma ha riempito di orgoglio l'intera comunità scolastica. "Siamo davvero soddisfatti e onorati di ricevere questo riconoscimento dal presidente Mattarella", dice il dirigente scolastico Andrea Nieddu mentre cerca di celare l'emozione. "Il progetto e la sua ottima riuscita dimostrano che la scuola può offrire, soprattutto nei territori più periferici e nelle aree interne, un prezioso contribuito all'avanzamento civile e sociale delle comunità", è la riflessione attraverso cui il riconoscimento viene accolto come uno stimolo ad andare avanti. "Questi ragazzi, servendo a tavola i più bisognosi e dedicandosi a qualsiasi altra attività che gli sia stata proposta, hanno sperimentato nella pratica in cosa consista il rispetto del principio costituzionale del pieno svolgimento della personalità umana", aggiunge il professore. Per la referente del progetto, l'insegnate Maria Pina Zappu, "il progetto realizzato in collaborazione con il responsabile del servizio per la pastorale giovanile della Diocesi di Ozieri, don Stefano Nieddu, è servito per far vivere in prima persona ai ragazzi realtà differenti, per concretizzare gli ideali di solidarietà e responsabilità nei confronti del prossimo. L'entusiasmo degli studenti si è tramutato in profonda soddisfazione e incoraggiamento a mantenere tale direzione". (ANSA).