Levico, si apre uno spiraglio per il recupero del Kaffee Buffet

 Si aprono le porte sul futuro del Kaffee Buffet. La struttura ottocentesca nei pressi della stazione ferroviaria di Levico è protagonista delle cronache da molti anni per la situazione disastrosa in cui versa, abbandonata alle intemperie e da troppo tempo inutilizzata, e poco meno di un mese fa i cittadini si sono mobilitati iscrivendo l’edificio ai «luoghi del cuore» del Fai per permettere un suo recupero. Ma è giunta la lieta notizia che riguarda un accordo tra la Rete ferroviaria italiana (RFI), proprietaria dell’immobile, la Provincia e il Comune che prevede il definitivo recupero del Kaffee con la supervisione della provinciale sovrintendenza per i beni culturali. Il sopralluogo dei giorni scorsi ha coinvolto, oltre ai rappresentanti dei diversi enti interessati, anche il servizio trasporti della Provincia: «abbiamo insistito parecchio - ha spiegato il consigliere provinciale Gianpiero Passamani che ha seguito da vicino la vicenda e se n’è occupato personalmente presentando diverse mozioni e interrogazioni in consiglio negli ultimi mesi - con un costante lavoro di dialogo anche attraverso l’assessorato alla viabilità provinciale, ma il risultato è finalmente buono. RFI si occuperà del restauro del Kaffee Buffet, in un lavoro coordinato dalla Sovrintendenza, e ne recupererà la destinazione originale di caffetteria e bar mentre quello esistente sarà riconvertito in sala d’aspetto».
Tutto questo è stato possibile facendo leva «non solo sul valore storico della palazzina, ma soprattutto sul pericolo di danni strutturali, di tenuta del fabbricato, e il conseguente rischio per la sicurezza pubblica». Il rischio di una definitiva e irreversibile compromissione statica ed estetica della struttura ha dato la spinta decisiva al progetto di recupero; soddisfatto il sindaco <+nero>Michele Sartori<+testo> che condivide e appoggia al cento per cento le modalità con cui questo è avvenuto. «La questione andava avanti da troppi anni e si erano provate molte strade, compreso l’eventuale passaggio di proprietà, che però non erano ottimali per l’una o per l’atra parte. RFI è rimasta ben impressionata anche dal progetto comunale di recupero della stazione di Levico, e della sistemazione della viabilità circostante con il collegamento alla pista ciclabile, che farà della zona un punto di snodo per la mobilità alternativa a cui si aggiunge anche l’importante recupero storico della struttura». Le Ferrovie hanno dunque colto l’aspetto positivo del recupero del Buffet che si ascrive in un progetto che punta a far diventare il viale della Stazione l’ingresso principale delle cittadina, almeno per turisti e visitatori. Il recupero sarà dunque finanziato da RFI e un primo passo sembra sia già stato compiuto, provvedendo a ripulire l’interno dell’antica caffetteria che fino a poco fa ospitava spazzatura e scheletri di piccoli animali. Una nuova era per il gioiello in stile liberty, patrimonio storico e artistico, l’antico «Kaffee Buffet» della stazione ferroviaria, realizzato tra il 1898 e il 1900 totalmente in legno, è intimamente connesso allo sviluppo termale di Levico che con l’inaugurazione della linea ferroviaria della Valsugana nel 1896 e la costruzione del complesso della stazione, si mise al passo con le più rinomate mete termali mitteleuropee.

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