Levico, loculi per le ceneri inutilizzabili

Al cimitero di Levico non è possibile depositare le urne cinerarie e i tanti levicensi che hanno scelto per i loro cari la forma della cremazione, sono costretti a tenersi le ceneri in casa. Una situazione al limite del paradossale e motivata solo dalla mancanza del Regolamento Comunale, la cui approvazione è in fortissimo ritardo.
 
Lo denuncia Roberto Paccher, vice segretario della Lega Nord Trentino, che parla di «inefficienza del Comune». Per il leghista, «a Levico Terme quasi due anni fa, esattamente ad agosto 2016, sono stati conclusi i lavori di realizzazione dei loculi all’interno del cimitero. Complessivamente ne sono stati realizzati ben 366, un numero sufficiente per fare fronte alle crescenti necessità degli ultimi anni, in considerazione del fatto che sono in costante aumento le persone che vengono cremate dopo la loro dipartita. Nonostante i lavori siano stati conclusi da molto tempo, però, la struttura è ancora  inutilizzabile, sembra per la mancata approvazione da parte del consiglio comunale del relativo regolamento attuativo».
 
La cosa - afferma Paccher - ha provocato notevoli disagi tra i cittadini di Levico Terme, perché chi ha fatto cremare i propri familiari e voleva collocare le urne con le ceneri nei loculi, non lo può fare e se le deve tenere a casa propria in attesa che la situazione si sblocchi.
«L’approvazione di una regolamento di questo genere non dovrebbe rappresentare una grande difficoltà per un’amministrazione comunale. Se proprio quella di Levico non dispone di un testo base su cui fare le opportune modifiche, basta che qualcuno faccia una ricerca su internet e utilizzi quello di qualche altro comune che, a differenza del centro valsuganotto, dopo aver concluso i lavori si è anche dotato dello strumento necessario per poter utilizzare l’opera realizzata». 
 
Poi Paccher lancia la frecciata: «Qualcuno però sospetta che si aspetti ancora un po’ per poi fare un’inaugurazione ufficiale a ridosso delle elezioni provinciali. Sarebbe davvero avvilente che un simile argomento entrasse  nella campagna elettorale, ma sta di fatto che però, incomprensibilmente e senza apparenti giustificati motivi, i loculi sono completati ma non fruibili da nessuno. Il disagio tra i familiari dei defunti è molto sentito e le lamentele crescono ogni giorno di più».
 
Il cimitero di Levico è molto molto frequentato, anche perché al suo interno si trova pure quello militare austro-ungarico, costruito durante la Grande Guerra che raccoglie le spoglie di 1.148 caduti austro-ungarici cecoslovacchi e serbi. «Fa un certo effetto, a fianco di una parte così curata, trovare dei loculi chiusi ed abbandonati da anni» conclude Paccher.

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