Distributori di benzina nel mirino dei ladri «Aspirano» i soldi dalle colonnine bancomat

Tornano in azione in Valsugana le bande dei distributori: nella notte tra domenica e ieri sono stati due i colpi messi a segno tra Scurelle e Roncegno, con un terzo colpo, fortunatamente fallito, a Pergine Valsugana.

A colpire è stata la modalità con cui i responsabili del raid sono entrati in azione: con una potente aspirapolvere, sono riusciti ad impossessarsi del contante custodito all’interno delle colonnine di pagamento, dopo averle forzate con un piede di porco.
Una «tattica» tanto semplice quanto efficace, se applicata ad apparecchi di vecchia concezione, ossia molto meno difficili da violare rispetto a quelli di più recente commercializzazione.

Non certo un caso, con i malviventi entrati quasi certamente in azione soltanto dopo un attento esame delle aree di servizio della zona «battuta». Sono stati ignorati, infatti, tutti gli apparecchi recenti, che la banda sapeva difficilmente attaccabili.
Si sono concentrati così su impianti attentamente selezionati: in particolare la stazione di servizio Repsol di Scurelle in via 15 Agosto, lungo la strada provinciale 41 e la stazione di servizio Eni di Roncegno, lungo la statale della Valsugana.

Pronti via: un paio di colpi ben assestato con il piede di porco per forzare il metallo degli sportelli vicino alle bocche di ingresso dei contanti e poi aspiratore in azione, per «prelevare» i soldi rapidamente e comodamente. Un copione che ha funzionato per due volte, ma non in occasione della terza sortita, quella di Pergine Valsugana, dove nel mirino della banda era finita l’area di servizio Q8 di via al Lago. In questo caso nulla di fatto, non è chiaro se per l’arrivo improvviso di automobilisti che hanno consigliato ai malviventi di desistere o se per una maggiore «resistenza» da parte dell’apparecchio. In tutto il bottino si aggira sui 4mila euro.

Era da qualche tempo che le bande specializzate nei colpi ai distributori di carburante non tornavano ad agire in Valsugana: qualche anno fa erano state numerose le incursioni soprattutto nella zona di Pergine.
Su questa nuova serie di colpi stanno indagando ora i carabinieri delle locali stazioni unitamente ai militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Borgo Valsugana che si stanno concentrando soprattutto sull’acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nelle stazioni di servizio e nei dintorni, per cercare di risalire alle identità dei responsabili ma anche di ricostruire i loro itinerari prima e dopo i colpi ed il tentativo non riuscito.

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