Castagne, una stagione d'oro Appuntamento a Roncegno

L’appuntamento con la festa della castagna a Roncegno è già stato fissato per le giornate di sabato e domenica 28 e 29 ottobre prossimi.

Una festa, quest’anno in trentottesima edizione, che annualmente viene organizzata dall’Associazione Produttori Castagne di Roncegno nata nel 1980 e sempre guidata, ad eccezione di due anni intermedi, da Beniamino Froner.

Un evento, forse il più importante ed atteso per quel centro termale e anche per tutta la Valsugana, che annualmente viene progettato in collaborazione con il Comune, la Pro Loco e le varie associazioni di volontariato locale, in particolare Alpini, Vigili del fuoco e polizia locale per il traffico. E per questo goloso appuntamento tutti gli anni arrivano, come afferma il presidente, più di diecimila persone provenienti dal Trentino, dal Veneto e da diverse altre regioni italiane. Va detto subito che le precedenti due edizioni, quelle del 2015 e 2016, non sono state fra le migliori per la scarsità di prodotto dovuta alla vespa cinese e ad altri parassiti, nonchè alle condizioni meteorologiche dell’estate non favorevoli.

Ma come sarà quest’anno la produzione e quali le novità della festa? «Ormai abbiamo la certezza che la produzione 2017 è buona - dice Froner - sia come qualità che come quantità. I ricci che in questi giorni stanno cadendo, contengono un prodotto sano e quindi siamo certi di averne a sufficienza sia per le caldarroste che per le richieste di asporto. I castagni sparsi sulla montagna a monte di Roncegno sono circa 1200 di cui circa 1000 in piena produzione e 200 ormai vecchi di 500 anni».

Quanti soci aderiscono alla vostra associazione? «Sono una cinquantina che in certe annate conferiscono anche 100 quintali di castagne, mentre gli altrile vendono direttamente ai commercianti».

Anche quest’anno nelle mattinate di sabato 28 e domenica 29 si effettueranno delle passeggiate fra i castagni con soste presso i masi, dove vengono preparate delle festicciole con caldarroste, vin brulè ed altro. I partecipanti, di solito un centinaio e di ogni età, saranno anche quest’anno accompagnati da agenti della Forestale che durante il percorso illustreranno le caratteristiche delle piante e del prodotto. Funzionerà poi anche il servizio navetta dalla stazione di Marter a Roncegno con tre pullmini, anziché due come per il passato. Non mancherà la musica e nemmeno le torte, solitamente più di 500 che letteralmente vanno a ruba, confezionate con farina di castagna e prodotte dalle brave cuciniere volontarie sotto l’occhio dell’esperto Luigi Montibeller. Nelle principali vie del centro compariranno anche le bancarelle che proporranno tanti altri prodotti della campagna, dell’artigianato e d’ogni altro tipo.

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