Dieci profughi ed è protesta

di Massimo Dalledonne

C’è chi propone una raccolta di firme. Altri di aumentare le tasse ai privati che decidono di ospitare i profughi nelle loro case. Fa discutere, e non poco, la notizia dell’imminente arrivo in paese di cinque richiedenti asilo politico.
L’immobile - privato - viene messo a disposizione da Cinformi ma sono diversi i cittadini preoccupati di questa decisione. Una trentina, ieri mattina, hanno partecipato alla conferenza stampa promossa dalla Lega Nord nei giardini di via Dante. «Siamo qui per far sentire la nostra voce, visto che anche in questo caso nessuno di noi, tranne il sindaco, era stato informato».

Con loro la segretaria di zona del Carroccio Martina Loss ed il consigliere provinciale Maurizio Fugatti. «Nei giorni scorsi ho avuto un incontro con un dirigente di Cinformi - conferma il primo cittadino Ivan Boso - che mi ha comunicato l’imminente arrivo di cinque profughi in seconda accoglienza. Ho chiesto che, se mai questa era una decisione irreversibile, arrivi in paese un nucleo familiare.
Finora non ho avuto nessuna risposta».

Cinque dovrebbero arrivare a Castello, altrettanti a Pieve dove, a quanto pare, un secondo privato avrebbe messo a disposizione dei locali. Altri sono annunciati a Cinte.
La gente è preoccupata. Non accettano che ancora una volta, dopo la chiusura della guardia medica, ci sia una decisione unilaterale da parte della Provincia.
L’aria che tira in paese non è di certo delle migliori per l’arrivo dei cinque profughi. «Noi preferiremmo che non arrivi nessuno - ci confermano alcuni di loro - ma se proprio fosse così vogliamo delle precise garanzie».

Tra loro anche l’ex senatore Enzo Erminio Boso. «Oramai Zeni è diventato l’assessore dei profughi. Vogliono far venire dei richiedenti asilo politico in Tesino? Ci facciano vedere prima il loro certificato medico per dimostrare che sono sani!».

Maurizio Fugatti ha già presentato una interrogazione in Consiglio provinciale. «Visto che tanti sindaci hanno detto no per mettere a disposizione locali pubblici, ora la Provincia va direttamente sui privati.
Non solo. In Trentino l’Itea ha già assegnato 28 appartamenti ai profughi, altri 20 ne saranno assegnati a breve. E quattro di questi - ha ricordato - sono in Tesino. Vogliamo sapere le generalità di chi arriverà a Castello, quanto percepirà mensilmente il privato, se avranno la tessera da 150 euro per l’acquisto di generi alimentari e non e se usufruiranno dell’abbonamento gratuito per i mezzi di trasporto pubblico». L’arrivo è previsto per le prossime settimane. «Se viaggeranno gratis - tuona una signora - vuol dire che li troveremo in corriera, al mattino, insieme ai nostri figli che vanno a scuola!». Per la Lega Nord la situazione è oramai fuori controllo. «Perché non viene chiesto un parere al sindaco, in caso di arrivo di profughi in locali privati? Se questo si dichiara contrario alla loro presenza in paese - conclude Maurizio Fugatti - come garante della sicurezza dei suoi cittadini, secondo noi il privato dovrebbe attenersi alle sue decisioni».

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