«Raffiche di vento fino ai 74 km all'ora»

di Massimo Dalledonne

Quella che si è abbattuta domenica pomeriggio a Caldonazzo non è stata una tromba d’aria. Ne è convinto Giampaolo Rizzonelli, fondatore del sito www.meteolevicoterme.it e con la passione, coltivata fin da giovane, per la meteorologia.

«Non ho alcun ricordo e non ho mai letto di trombe d’aria (tornado) qui in Trentino. Non ci sono le condizioni perché si verifichino - ricorda - e in genere si tratta di downburst, ovvero di una colonna d’aria in discesa molto rapida che incontra la superficie del suolo più o meno perpendicolarmente e che si espande orizzontalmente in tutte le direzioni.

La violenta espansione, paragonabile ad un improvviso scoppio (burst), spesso produce campi di vento ravvicinati fra di loro ad elevata velocità e di opposte direzioni». Nessuna tromba d’aria quindi, con Rizzonelli che ribadisce come il termine «bomba d’acqua» non esista: la parola corretta è nubifragio. Ma cosa è successo domenica? «Un fronte freddo di origine nord atlantica ha raggiunto la valle dopo la presenza di un anticiclone di origine nord africana che ha portato a registrare temperature elevate.

Ad esempio, a Levico, le massime dal 31 luglio al 5 agosto sono oscillate dai 32°C fino ai 36,4° quando la media storica del periodo è di circa 27°C».
Non sono mancate le notti tropicali: il 4 e 5 agosto, sempre a Levico, le minime erano superiori ai 20°C. E le temperature in quota, ad esempio alla stazione meteo del Compet a quota 1390 metri, hanno raggiunto i +29,5°C di massima il 5 agosto con una minima di +20,7°C il giorno prima. «E l’arrivo del fronte di aria fredda, a contatto di quella molto calda presente al suolo ormai da giorni - continua Giampaolo Rizzonelli - è stato un mix esplosivo. Tanto per capire cosa è successo nel primo pomeriggio di domenica, durante il temporale che si è abbattuto in Valsugana, siamo passati dai +30,2°C registrati a mezzogiorno ai +20,4°C delle 13 fino ai +16,6°C di due ore dopo. Le raffiche di vento che hanno spazzato Levico e i paesi limitrofi hanno raggiunto i 74 chilometri all’ora».

La pioggia è arrivata verso le 13, accompagnata da violente raffiche di vento di downbrust e dal temporale. «Ma non è la prima volta che succede. Un episodio analogo si è registrato il 22 ottobre 2014. Dopo che per diversi giorni le temperature erano rimaste sopra la media, con massime superiori ai 23°C, una saccatura proveniente dalle Isole Britanniche, associata ad un fronte freddo, aveva portato scarse precipitazioni ma forti raffiche di vento che nella notte hanno raggiunto i 56 km/h, fino ai 70 km/h alla stazione dell’hotel Al Pian di Pian dei Pradi». La stazione meteorologica, nel giardino di casa di Rizzonelli, è attiva dal 2004. Esattamente da 13 anni. «Ricordo, questo sì, diversi temporali forti in agosto. Soprattutto quello del 15 agosto 2010 con un autorigenerante che aveva provocato la frana in Piné». Ultima considerazione sulle precipitazioni. «Niente di che - conclude Rizzonelli - visto che domenica a Levico sono caduti solamente 25 millimetri di pioggia.

Per dare un’idea, il 13 14 e 15 agosto 2010, erano caduti in paese 52,8 millimetri il primo giorno, 34,3 il giorno prima di ferragosto e ben 112,3 millimetri di pioggia il 15 agosto».

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