Promosso il servizio sostitutivo con i pullman

di Carlo Pacher

Promosso a pieni voti il servizio sostitutivo per la linea ferroviaria della Valsugana, messo in piedi dalla Provincia di Trento e dagli autotrasportatori della nostra regione, chiamato l'11 giugno alla prima giornata di lavoro per garantire il trasporto a chi si sposta con i mezzi pubblici tra il capoluogo e Bassano.

Ieri era infatti la data che segnava il primo giorno di chiusura della linea che attraversa su rotaia la valle del fiume Brenta da Trento a Bassano del Grappa, largamente anticipato nei giorni scorsi dall’Ufficio Stampa della Provincia di Trento.
La sospensione del servizio, che si protrarrà fino al 31 luglio, si è resa necessaria, come scritto sulle pagine del nostro giornale, dagli ingenti lavori di manutenzione e miglioramento della linea pianificati da mesi per l’estate, al fine di non penalizzare soprattutto gli studenti pendolari.
Le corse dei treni sono state così sostituite dai pullman di alcune ditte di privati tridentine, e la prima cosa che è balzata agli occhi alla stazione di Bassano, bisogna renderne merito, è l’importante corazzata calata sul campo: tre mezzi a disposizione per ogni corsa sostitutiva, per un totale, nei giorni festivi, di undici corse tra le 7 e le 21.

E proprio a proposito di domenica e festivi, potremmo affermare che non poteva occorrere un giorno migliore come banco di prova per questo servizio sostitutivo. Accostando le parole «domenica» e «Valsugana», infatti, non può che saltare alla mente la parola «bicicletta», anche e soprattutto in una giornata come ieri, baciata dal sole e dal caldo di giugno.
Non poca preoccupazione era legata al rimpiazzo dei vagoni adibiti al trasporto delle biciclette, sfruttatissimi da tutti i locali e i turisti che percorrono numerosi la ciclabile tra Pergine e Bassano. La soluzione pensata e allestita prevede tre corse giornaliere e solamente alla domenica, con la richiesta di prenotare i proprio posto per il mezzo entro il venerdì antecedente.

Nonostante lo scetticismo, tuttavia, bisogna registrare un servizio che è stato assolutamente all’altezza dei numeri e dei bisogni delle persone che hanno raggiunto la cittadina veneta con il velocipede, e a dirlo sono proprio i conducenti dei pullman con il carrello per il trasporto biciclette: «La corsa più affollata dai ciclisti oggi è stata quella di metà mattina», ci hanno detto, «dove abbiamo avuto un folto gruppo che aveva prenotato i posti; siamo riusciti inoltre a caricare senza problemi anche altri tre mezzi di altrettanti cicloturisti che non si erano prenotati».

Meno di dieci biciclette, invece, per ciascuno dei due viaggi effettuati alle 14 e alle 18, per i quali non si erano comunque registrate prenotazioni.
Dobbiamo registrare tuttavia che per i molti che sono arrivati alla stazione di Bassano ignari della sospensione della linea ferroviaria, ad accoglierli hanno trovato solamente un messaggio trasmesso attraverso i megafoni dei binari ed un personale Trenitalia totalmente disinformato. Nonostante questo, il lavoro degli autotrasportatori ha garantito un servizio eccellente, andando anche oltre la stretta applicazione della regola: l’immagine più bella del pomeriggio, infatti, è stata regalata da un conducente che ha caricato sul pullman, pur non essendo la sua la corsa «giusta», le biciclette di un papà e di suo figlio, arrivati stremati a Bassano da Pergine, dopo circa 80 km. Il buonsenso che premia con una piccola gratuità una grande fatica.

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