Dal Primiero alle Murge

L’ordine di sgombero per le popolazioni del Primiero e del Vanoi era giunto, sotto l’incedere della Strafexpedition, il 26 maggio 1916. Solo pochi giorni dopo, a Bari, al passaggio del convoglio di circa duecento tra anziani, donne e bambini, «tra il personale di P.S. della stazione e il personale ferroviario fu raccolta una sommetta destinata a comprare ciliegie per i bambini dei profughi: l’atto gentile fu molto gradito». A un secolo di distanza da quegli avvenimenti, nel centenario dell’arrivo in Puglia dei profughi di guerra provenienti dalle valli dolomitiche, l’iniziativa sul tema Dalle Dolomiti alle Murge. A 100 anni dall’arrivo in Puglia dei profughi trentini della Grande Guerra intende rendere pubblici gli esiti più aggiornati delle ricerche in corso, avviando al contempo una riflessione che coinvolga le comunità locali su quel che permane nella memoria pubblica di quegli eventi. L’iniziativa di studio e di ricordo rientra nel Programma ufficiale delle celebrazioni per il Centenario della Prima guerra mondiale  e si inserisce nel quadro di quelle previste dal progettoPuglia 14-18. Le ricerche, frutto di un’intensa sinergia tra Fondazione Gramsci di Puglia e Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, hanno presupposto un esteso vaglio di corrispondenze epistolari, atti amministrativi, fonti militari, materiali a stampa, passati in rassegna tra Bari, Trento e Roma, in una ricerca condotta per Archivi di Stato, fondazioni di studi storici, archivi comunali e diocesani. L’incontro previsto per l'11 novembre alle 17 è realizzato con il sostegno dell’Assessorato all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia e che avrà luogo presso il Museo Civico di Bari, e si pone l’obiettivo di portare lo sguardo su una delle primissime vicende che hanno fatto della Puglia una terra di accoglienza nel corso del Novecento. Per la Comunità di Primiero interverrà Gianfranco Bettega.

 

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