Sebastiano Broch lascia quattro figli

Commozione in Primiero per il quarantaduenne corista del Sass Maor, ucciso dal cancro dopo tre mesi di battaglia

di Manuela Crepaz

Strappato all'amore della sua bella famiglia, da un male incurabile che non gli ha dato scampo. È morto mercoledì Sebastiano Broch, residente a Tonadico, giovane padre di una giovane famiglia: lui, 42 anni, lascia la moglie Elisa, di cinque anni più giovane e i loro quattro cuccioli, due figlie di undici e nove anni e due figli di sette e cinque.

Broch era elettricista e, in ogni momento libero, correva a Dalaip, sopra Tonadico, per aiutare Elisa nella sua passione: la coltivazione di erbe officinali. Lei ha infatti fondato con competenza e piglio imprenditoriale, «Erborì» ripristinando, per le sue coltivazioni di fiori ed erbe curative di montagna, un campo ereditato dal nonno e producendo tisane, sali aromatizzati, grappe e pasta. La sua è una produzione che segue i ritmi di Madre Natura, che si affida al calendario lunare per la semina e la raccolta e diffida di qualsiasi contaminazione chimica. Piantine e sementi sono rigorosamente biologiche e biodinamiche, perché sia lei che lui condividevano l'amore per la natura e la montagna. 

Lui amava pure lanciarsi con il parapendio, decollando lì a poca distanza. È molto significativa la foto che aveva scattato tra i prati in fiore ad Elisa e al suo bimbo dal titolo «Riscoprire? trasmettere?» per il concorso fotografico «I paesaggi del cibo"» del Touring Club Italiano, in cui ha saputo trasmettere i loro valori familiari fondati sull'armonia e l'amore per il creato.  

Li accomunava pure la passione per la musica. Sebastiano Broch, infatti, era uno «storico» baritono nel coro Sass Maor: «Era una gran cara persona», ricorda l'ex presidente Aurelio Scalet. «Sia lui che Elisa, quando c'era da organizzare qualcosa erano disponibilissimi, sempre franchi e diretti. Per lui il coro era tutto, anche durante la sua malattia. Venerdì sera abbiamo registrato una canzone e gliel'abbiamo mandata: "Baba Yetu", il padre nostro nella lingua africana degli Swahili, che gli piaceva molto».

I funerali del corista, elettricista ma soprattutto padre e marito mancato troppo presto si terranno domani alle 14,30 nella chiesa di San Sebastiano a Tonadico.

comments powered by Disqus