Rapinatore agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico

Ai domiciliari con il braccialetto elettronico: Ivano Busana, uno dei tre rapinatori che nel giugno del 2013 fecero irruzione nella villa dell'imprenditore edile Fabrizio Ferretti a Villa Agnedo, può lasciare il carcere e scontare il resto della pena a casa. Lo ha deciso il tribunale del riesame di Trento, dopo che la Cassazione ha annullato l'ordinanza dello scorso giugno, con la quale lo stesso tribunale aveva respinto la richiesta di domiciliari presentata dall'avvocato. Busana e due complici fecero irruzione nella villa e, volto coperto e pistola in pugno, sequestrarono l'uomo, la moglie e la figlia minorenne. Un'azione criminale di rara efferatezza - come hanno sottolineato i giudici - messa a segno anche attraverso tecniche cambogiane, come infilare un sacco senza aperture sulle teste della ragazzina e della donna.

Ivano Busana, incastrato dalle prove, aveva confessato e fatto ritrovare una delle armi utilizzate nell'assalto. In abbreviato, era stato condannato a 5 anni e 6 mesi. In carcere si è comportato bene, lavorando presso l'ufficio conti correnti, frequentando corsi e aiutando i volontari nella distribuzione di indumenti agli altri detenuti. Trascorrerà dunque il resto della detenzione a casa della compagna. Nonostante il braccialetto elettronico e dunque la possibilità di localizzazione e controllo a distanza del detenuto, è stata disposta dai giudici dei riesame la sorveglianza dei carabinieri con verifiche a domicilio.

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