Vallelaghi, solo un terzo dei neo-maggiorenni alla cerimonia di saluto in Comune

Il passaggio all’età adulta e l’acquisizione dello status di cittadini a tutti gli effetti è avvenuto simbolicamente lo scorso sabato sera a Padergnone per quarantasei cittadini del comune di Vallelaghi. La cerimonia della consegna della Costituzione repubblicana ai neomaggiorenni ha alzato il sipario festoso di “Botti di Pace”, lo spettacolo di musica dal vivo che ha tenuto botta per tutta la notte al Parco Due Laghi con tanto di mercatino etnico e cucina di altre latitudini. Un momento significativo per le tre comunità sorelle di Padergnone, Terlago e Vezzano durante il quale le istituzioni hanno incontrato i neoelettori non solo per consegnare loro la principale fonte di diritto dell’ordinamento giuridico italiano straordinariamente fresca di principi e valori, bensì un mandato generazionale da tenere sempre a mente: la responsabilità verso la democrazia e le libertà fondamentali nell’attuale periodo storico che vede le istituzioni assai distaccate dalla vita della popolazione. Ma un modo per tentare di riavvicinare, da parte degli amministratori, i giovani alla vita politica e civile della nazione a partire da ciò che accade all’interno del proprio territorio, s’è rivelato essere la consegna di quel un pezzo fondamentale della storia repubblicana, e allo stesso tempo faro e guida della politica, unitamente a copia dello Statuto di autonomia del Trentino Alto Adige. «Vi attendono tante sfide e impegni in un mondo che cambia continuamente e il vostro contribuito sarà determinante - ha scandito il sindaco Gianni Bressan - perciò è importante che voi conosciate le radici e la culla della nostra società». Al suo fianco erano presenti il suo vice Federico Sommadossi e le assessore Patrizia Ruaben e Verena Depaoli solerti nel ringraziare per i ragazzi e le ragazze (i tre quarti dei quali purtroppo mancanti all’appello) allineati sotto il palco per «la ricchezza che portate al nostro territorio». Non è mancato da parte del luogotenente Diego Dobbo -comandante dell’Arma presso la stazione di Vezzano appena insignito del titolo onorifico di Cavaliere della Repubblica Italiana - l’appello alla legalità e all’impegno a «costruire il vostro futuro e andare avanti leggendo la nostra Costituzione».

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