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Nuovo casello di Ala-Avio, in poche settimane il via ai lavori, dureranno 895 giorni (ma senza mai chiudere l’accesso)

Ieri sera una nuova presentazione ad Avio, con l’annuncio del via libera del ministero: ci sono 20 milioni di euro, e già si parla di un altro ponte fra Ala ed Avio sulla viabilità ordinaria

AVIO. Presentazione «in casa» per il presidente Fugatti, che nella sua terra natale – al teatro di Avio – ha condotto ieri sera la presentazione del progetto (dopo analoga illustrazione un mese e mezzo fa)  con l'ad di Autobrennero, Cattoni.

Fugatti e l’A22 hanno annunciato che per il nuovo casello autostradale Ala-Avio, fra poche settimane ci sarà il via ai lavori.

L'intervento è stato autorizzato dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, pur in pendenza del rinnovo della concessione autostradale, in relazione alla necessità di mettere urgentemente in sicurezza l'attuale immissione sulla S.P. 90: «Anche in questa partita, lavorando assieme all'A22 si sono ottenuti risultati in tempi così breviA» ha esordito il presidente, davanti ad una folta platea con i sindaci Ivano Fracchetti (Avio) e Claudio Soini (Ala) con i loro assessori, l'amministratore delegato di Autobrennero Diego Cattoni con il direttore tecnico generale Carlo Costa, l'ingegner Luciano Martorano dirigente del Dipartimento infrastrutture della Provincia e l'onorevole Vanessa Cattoi, oltre ad operatori economici e cittadini dei due Comuni lagarini.

La nuova struttura comporta un investimento di 20 milioni di euro, con i tempi di realizzazione previsti in 895 giorni senza mai chiudere il casello, per la realizzazione di sei piste di accesso e uscita, un centro per la sicurezza autostradale che ospiterà uffici e capannoni, un parcheggio utenti di cinquanta posti auto con colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici, un parcheggio per il personale, un nuovo raccordo con la pista ciclabile per garantire la continuità ed una radicale modifica alla viabilità con un innovativo ponte sul canale Biffis, che consentirà la realizzazione di una rotatoria ellittica per mettere in sicurezza l'innesto della strada provinciale 90 Destra Adige con l'A22.
Ed è proprio puntando su quest'ultimo aspetto che da Roma è arrivato l'ok ai lavori. «Ha prevalso la volontà di tutelare la sicurezza sulla concessione bloccata scaduta nel 2014. Quest'opera - ha puntualizzato il presidente Fugatti - risolve in primo luogo un aspetto fondamentale legato alla pericolosità dell'incrocio con la Destra Adige, ma costituisce un investimento importante dal punto di vista economico e turistico per la Bassa Vallagarina».

Elementi sottolineati più volte dai sindaci di Avio e Ala e ripresi dei vertici di Autobrennero. «Questi territori hanno dato tanto ai tempi di realizzazione dell'autostrada e vogliamo continuare ad essere vicini a loro, far sentire loro l'A22 come fonte di sviluppo: ogni euro investito in infrastrutture ne produce quattro come Pil. Questo territorio diverrà più attrattivo per gli insediamenti produttivi con ricadute positive sull'occupazione» ha spiegato l'ad Cattoni illustrando poi i nuovi scenari della mobilità che si prefigurano grazie alla rivoluzione tecnologica.
Nella sua relazione l'ingegner Costa ha illustrato nel dettaglio il progetto evidenziando l'attenzione che da sempre l'A22 pone nei confronti dell'ambiente: «E' cambiata l'idea di autostrada e noi siamo stati i precursori della sostenibilità ambientale, stiamo sostenendo con impegno la transizione ecologica. Con lo sviluppo del Brenner Green Corridor l'obiettivo è di arrivare a zero incidenti grazie alla tecnologia e ad abbattere l'inquinamento non solo grazie agli interventi diretti che stiamo facendo, ma anche stimolando l'impiego di veicoli a energia pulita; vi è poi il progetto idrogeno verde che prevede altre cinque stazioni di ricarica lungo tutta l'A22».
Sempre in tema di viabilità durante la serata si è parlato di un possibile collegamento tra la Destra e la Sinistra Adige con un nuovo ponte da realizzare nei territori di Avio o di Ala. Un'opera che, come ha detto il presidente Fugatti, «potrebbe essere realizzata soltanto con la convinzione dei territori. Le valutazioni spettano ad Avio e ad Ala con il coinvolgimento di tutte le componenti delle due comunità; se si individua un'idea comune la Giunta provinciale si attiverà per trovare le risorse».

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