Animali / Il caso

Perché il sindaco di Mori ce l'ha con le pecore (e i pastori): «Adesso basta!»

Escrementi sulle strade e agricoltori arrabbiati per i danni ai germogli delle vite: nella borgata lagarina la transumanza non è gradita. Stefano Barozzi: «E abbiamo pure i lupi che corrono in ciclabile!»

di Nicola Guarnieri

MORI. Mettono allegria, i bambini si innamorano subito ma, ahinoi, sporcano ovunque. Le pecore, che battono le nostre strade per spostarsi verso l’alpeggio o per spingersi giù per lo Stivale, fino al mare, attraversano i borghi lungo il percorso ma spesso si scontrano contro ostacoli «moderni» come le macchine. Perché le greggi non sfruttano solo le piste ciclabili, dove ci sono, ma anche le arterie aperte al traffico veicolare. E spesso e volentieri si infilano nelle piazze dei paesi e delle borgate.

Come a Mori, dove il sindaco Stefano Barozzi è stufo di questa invasione «lanosa» che lascia souvenir organici ovunque. Addirittura fin sul selciato della chiesa.

«Non è possibile continuare così. - sbotta il primo cittadino moriano - Più volte sono stati sollecitati i pastori a passare altrove ma poi ci troviamo sempre con il paese da pulire. Non è solo una questione di decoro urbano ma anche sanitaria. Adesso basta. Anche perché da una parte ci sono i lupi che corrono sulla ciclabile e dell’altra, tra le case, le pecore. É insostenibile e non ne veniamo a capo».

E le multe? «Certo che multiamo i pastori che portano le pecore in mezzo al paese ma non serve a niente. Già con la transumanza passano sulla ciclabile ma deviare per entrare dentro Mori non va bene per niente. La multe le facciamo, altroché se le facciamo, ma non fermano il disagio. Ripeto, non ne veniamo a capo».

La transumanza in borgata, per altro, non sembra essere affatto rara. «Sono più d’una le greggi che passano in mezzo a Mori. Capisco che le pecore hanno bisogno di passare ma ogni volta è un incubo. Passano di qui e vanno a Montecatini, per esempio, e le strade diventano come detto un incubo. I disagi sono troppi! Sembra una cosa simpatica e carina, mi rendo conto, ma è in realtà un disastro. Se poi non piove è un problema ancora più grande».

Insomma, gli animali che si prendono gli spazi degli umani non sono visti di buon occhio. Perché il problema sono le deiezioni che sporcano e puzzano. Con i relativi malumori dei cittadini e l’impegno oneroso del Comune per ripulire le strade.

La questione era già scoppiata alcuni anni fa quando a sollevare il problema erano stati alcuni contadini e proprietari terrieri che si lamentavano per il comportamento di alcuni pastori. «Tanti agricoltori della piana di Loppio - ricordava all’epoca Lino Tranquillini - e della zona dell'ex Alumetal si trovano improvvisamente invasi da pecore e capre che distruggono i germogli delle viti con il rischio concreto di trovarsi con un raccolto compromesso. La colpa non è ovviamente degli animali, che devono pur mangiare, ma di chi li conduce nei terreni senza chiedere il permesso e senza mostrare il minimo riguardo verso il lavoro di chi con quelle coltivazioni ci vive».

Le pecore, però, continuare a passare nonostante i divieti. E, tra questi, c’è pure quello per i cani di non urinare sulle auto sosta, come da regolamento comunale del 2014. Chi glielo spiega se non il padrone?

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