Sanità / Il caso

Hackerato il profilo della mamma che denuncia di dover curare il figlio fuori provincia

Da inizio anno chiede che la Provincia li aiuti, il suo video è diventato virale, ma da ieri sera è «bloccato» con un atto di pirateria e non si può più condividere in rete

LA VICENDA Nessuno ci aiuta a curare nostro figlio in Trentino

VALLAGARINA. Non c’è rispetto – sui social – neanche per il dolore di una mamma che combatte per avere cure per il proprio bambino gravemente malato. Il caso di Susanna, che denunciato l’indifferenza della Provincia e il suo essere costretta a rivolgersi fuori provincia, ha fatto il giro d’Italia grazie ad un video in rete pubblicato dalla famiglia. Per quel video, che è diventato «virale», è stata contattata anche dal presidente della regione Marche: «Come posso aiutarla signora?» le ha chiesto. «Gli ho detto che è la Provincia di Trento che ci deve aiutare. Tutto questo è inaccettabile: una famiglia non può indebitarsi a vita. Viviamo in un incubo dove cerchiamo un fine, un po' di serenità e invece dobbiamo pensare anche al lato economico».

Oggi l’amara sorpresa: «Il profilo Facebook attraverso il quale mamma Susanna aveva raccontato la difficile esperienza della sua famiglia costretta a far curare il loro bimbo di nove anni fuori regione è stato hackerato. Qualcuno si è preso la briga di farlo in modo che quel video non potesse più essere condiviso, dopo che soltanto da quel profilo aveva ottenuto oltre 2.500 condivisioni e il sostegno di moltissime persone. Ma non è certo questo vile gesto a fermare la battaglia di una famiglia che ha come unico obiettivo le terapie e il benessere del proprio figlio e di tutti i bambini come lui».

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