Pomarolo / La paura

Morsicato da una vipera nei campi davanti a casa, finisce in rianimazione

Alessandro Maffei, 56 anni, è lo chef della casa di riposo Opera Romani di Nomi dove lavora anche la moglie. Nella campagna di Savignano è stato assalito da un serpente. È stato lui stesso a dare l’allarme

di Nicola Guarnieri

POMAROLO. Sta lottando per la vita dopo essere stato morso da una vipera nella campagna sopra casa. Alfredo Maffei, 56 anni, è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Santa Chiara di Trento e i sanitari stanno facendo tutto il possibile per trattenerlo tra noi. L'incidente, se così si può chiamare, è accaduto verso le 15.30 di ieri a Savignano di Pomarolo. L'uomo, come detto, era in campagna (abita lungo la strada che va a Servis ed ha un appezzamento di terreno sopra la propria abitazione che coltiva nel tempo libero) quando all'improvviso, dai sassi del muro a secco, è uscita una vipera che l'ha morso.

L'allarme al 112, il numero unico del pronto intervento, l'ha lanciato lui stesso e da Rovereto sono partite subito l'ambulanza e l'auto medica di Trentino Emergenza. I soccorritori, giunti sul posto, hanno stabilizzato il paziente prima di caricarlo sui mezzi e trasportarlo al nosocomio del capoluogo. Dove è giunto in condizioni gravissime tanto da trasferirlo direttamente in terapia intensiva. Quando le ambulanze sono passate per Pomarolo dirette a Savignano tutti hanno pensato ad un malore. Solo successivamente si è capito che a colpire è stata una vipera, un serpente velenoso che, appunto, tende a nascondersi tra i sassi, vicino a siepi e arbusti.

La vipera attacca solo se si sente profondamente minacciata, altrimenti tende a fuggire, soprattutto in presenza di rumori. Il morso di vipera, tra l'altro, lascia sulla pelle la traccia dei denti veleniferi: un solo foro o due piccoli buchi che distano circa un centimetro tra loro. E questo, successivamente, provoca dolore e bruciore con la comparsa di eritema e bolle. Il morso non comporta necessariamente il rilascio del veleno.

Sebbene non sia facile, chi è stato morso non deve agitarsi visto che i meccanismi dello stress potrebbero facilitare la diffusione dell'eventuale veleno iniettato. E così ha fatto Alfredo Maffei che ha atteso pazientemente l'arrivo dei soccorsi. Adesso, come detto, è ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata. In Vallagarina, non solo a Pomarolo, lo conoscono bene. Da anni, infatti, è il cuoco della casa di riposo di Nomi Opera Romani, una struttura d'eccellenza anche per quanto riguarda i pasti serviti agli anziani ospiti. Anche la moglie lavora lì e la coppia ha due figli.

Di quanto successo, ieri, nessuno sapeva nulla. Perché, come detto, è successo praticamente davanti a casa, in via Candioli, l'arteria che dal paese, e da Savignano in particolare, sale al Servis, zona lago di Cei. Alfredo Maffei, da anni, è l'anima della cucina dell'Opera Romani e quando ha tempo coltiva un appezzamento di terreno davanti alla propria abitazione. Dove ieri è sbucata improvvisamente una vipera che, evidentemente sentendosi minacciata, l'ha morso. E il veleno di questo serpente può essere letale. Per fortuna ha avuto la prontezza di spirito di allertare i soccorsi che l'hanno portato al Santa Chiara dove, di fatto, l'hanno salvato.

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