Ambiente / Il problema

A Ronzo Chienis nei cassonetti anche motoseghe, centinaia di neon e… un acquario

Il Comune al contrattacco: decine di multe, controlli serrati ed ora arriverà un sistema di videosorveglianza contro i «furbetti» dell’immondizia

di Denise Rocca

RONZO CHIENIS. Una motosega in mezzo alla raccolta differenziata della carta, un centinaio di tubi di neon abbandonati in sacchi neri buttati nei primi bidoni a disposizione, una cyclette rotta e perfino un acquario: nelle isole ecologiche di Ronzo Chienis gli incivili, che di seguire delle semplici regole di vita comunitaria non hanno proprio intenzione, hanno dato il peggio di sé abbandonando nei bidoni comuni davvero di tutto, alla faccia dei tanti avvisi sui comportamenti corretti da tenere e dei servizi gratuiti di ritiro dei rifiuti ingombranti che sono a disposizione dei cittadini.

Così il Comune è passato al contrattacco: ha identificato e multato una decina di persone in un solo mese di attivazione del nuovo sistema di videosorveglianza, installato appositamente per arginare il fenomeno e monitorare i luoghi preferiti di abbandono.

Per la maggior parte si tratta di rifiuti che avrebbero dovuto essere conferiti ai Crm, e sono invece stati abbandonati nelle isole ecologiche del territorio, rovinando il decoro pubblico e gli sforzi della stragrande maggioranza dei cittadini impegnati a seguire le regole. Davanti ad un degrado che aumentava esponenzialmente, l'amministrazione è corsa ai ripari installando, circa un mese fa, un sistema di videosorveglianza per le due isole ecologiche principali di Ronzo Chienis, quella a nord della località e quella a fianco della cooperativa. Le telecamere in un solo mese di attività hanno immortalato nel loro spregio dell'ambiente e del rispetto verso la cosa pubblica e i propri concittadini una decina di persone: tutte individuate mentre scaricavano materiali impropri nei bidoni e conseguentemente sanzionate dopo aver esaminato il materiale alla ricerca di prove dirette della loro responsabilità.

Un lavoro certosino che ha impegnato parecchie risorse.  «Siamo stati costretti a spostare anche delle isole ecologiche portandole più verso il paese, in luoghi meno isolati - spiega il sindaco di Ronzo Chienis Gianni Carotta - non è la scelta ideale, ce ne rendiamo conto, avere i bidoni più visibili di prima, ma quelle isole, come quella di Pra' da Lac, sulla strada provinciale, erano diventate ingestibili, meta di un pendolarismo dei rifiuti e un costo crescente per la comunità tutta quando il Comune si è ritrovato a smaltire a proprie spese i rifiuti abbandonati. Si tratta di una soluzione temporanea, in attesa di avere il nuovo Crm di valle i cui lavori dovrebbero partire in autunno, e soprattutto in vista del prossimo anno quando ci sarà un sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta. Per pochi maleducati - conclude il primo cittadino di Ronzo Chienis -abbiamo dovuto fare una scelta di questo tipo, ma vorrei rassicurare i cittadini che seguono diligentemente le regole che stiamo anche sanzionando dal punto di vista amministrativo chi è stato colto con le mani nel sacco».

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