A Lizzanella si combatte il rumore dell'autolavaggio

«Non capiamo per quale motivo la giunta non si decida a far valere l’accordo del 2015, in base al quale si potrebbe far traslocare, dopo un’attesa di anni, l’autolavaggio Pinguino Q8 da via Abetone alla bretella Ai Fiori. I residenti sopportano un rumore assordante fino a tarda sera, per questo vogliamo stanare l’amministrazione. Siamo pronti a organizzare una serata ad hoc, invitando nella circoscrizione di Lizzanella gli assessori competenti da Maurizio Tomazzoni per l’urbanistica, a Beppino Graziola per i lavori pubblici e la proprietà, la Dicomi srl, della stazione di servizio».
 
È stata questa la decisione, deliberata all’unanimità, ma espressa a chiare lettera dal presidente Alberto Galli, assunta dal consiglio circoscrizionale di Lizzanella nella seduta dell’altra sera.
A sollecitare una presa di posizione ferma, per cercare di porre la parola fine a una battaglia popolare che si trascina da anni, in mezzo a carte, delibere e ingiunzioni, fra Comune e titolari della Dicomi, è stato proprio il presidente Galli: «Lamentiamo che il Comune non ha mai adottato le misure necessarie per cambiare la situazione. Le responsabilità sono sia dell’ex amministrazione Miorandi sia dell’attuale. Se si risolvesse il problema l’area potrebbe essere riqualificata a vantaggio di un intero quartiere, non soltanto dei condomini che vivono a ridosso del Pinguino».
 
Durante la riunione è stata data lettura della delibera del novembre del 2015, in cui sembrava aprirsi uno spiraglio, poiché il titolare della Dicomi ammettendo che «l’area a causa dell’inquinamento acustico è degradata», affermava di essere disposto a spostare l’autolavaggio nella zona della bretella Ai Fiori, accettando lo scambio patrimoniale con l’amministrazione: liberare via Abetone dal rumoroso posto di lavaggio per trasferirlo in un’altra collocazione più vantaggiosa per l’elevato numero di auto circolanti.
 
«Ma il punto - hanno commentato i consiglieri insieme alla platea, fra cui era Walter Barberi, rappresentante del comitato dei residenti che dal Duemila porta avanti la protesta - è che il Comune ha scelto di cambiare linea, poiché ha avanzato una nuova richiesta alla proprietà, quella di trasferire l’intera stazione di servizio, quindi autolavaggio e distributore di benzina».
A questa nuova ipotesi la proprietà ha opposto un secco rifiuto. Da qui la situazione di stallo.
 
Ha osservato nel suo intervento in consiglio Walter Barberi: «La proprietà per anni si è rifiutata di affrontare la questione facendo numerosi ricorsi, però l’amministrazione ha dato l’impressione di voler affrontare la vicenda con determinazione. Ma, firmata la delibera del 2015 che sembrava essere un primo passo verso la soluzione, ha scelto di rinviare lo scambio patrimoniale. In un primo tempo, perché sembrava intenzionata a spostare nell’area della bretella Ai Fiori la sede della Protezione civile. L’ipotesi si è trascinata per anni, finché non si è deciso che la sede dei vigili del fuoco non si sarebbe mossa. A tutt’oggi nulla è cambiato, anzi la soluzione ha fatto un passo indietro, poiché chiedere, come ha fatto l’amministrazione, di spostare, oltre l’autolavaggio, la pompa di benzina, tocca il tasto più sensibile per la Dicomi, gli elevati introiti del distributore».
 
Infine, la volontà della circoscrizione è quella di spronare il Comune a far valere, per cominciare, il divieto di fare rumore, soprattutto il sabato e la domenica, nelle le ore serali. Ha concluso Alberto Galli: «Dovrebbero essere chiusi dalle 20 alle 7 e nel fine settimane dalle 19 alle 9, ma in realtà non è mai così».

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