Il futuro dell'ospedale di Ala? L'assessore Zeni scopre le carte

Ex ospedale di Ala, oggi la Provincia svelerà il piano

di Tiziano Bianchi

Ex ospedale di Ala, oggi la Provincia svelerà il piano. Convocata per oggi - mercoledì 11 novembre - alle 20, all’auditorium delle scuole, la seduta congiunta dei consigli comunali di Ala e Avio per l’incontro con l’assessore provinciale alla salute Luca Zeni e con i suoi tecnici. Molte le attese da parte degli amministratori e della società civile, per quella che si annuncia come l’ultima occasione per ridare corpo ad una struttura ospedaliera chiusa vent’anni fa e che fino ad oggi è sopravvissuta erogando servizi sanitari prevalentemente riabilitativi ma in un clima di permanente incertezza per il futuro, con qualche passo in avanti e molti passi indietro.

Le attese, si diceva, sono tante. Sono quelle dei dipendenti dell’azienda sanitaria che ora lavorano ancora all’interno della struttura, ma domani non si sa; sono quelle dei comitati dei cittadini che in questi anni hanno pungolato l’amministrazione provinciale, l’azienda sanitaria e le municipalità della Vallagarina, proponendo di volta in volta e a seconda della stagione soluzioni differenti. E infine le attese degli amministratori comunali. Di maggioranza e di opposizione. Il clima è surriscaldato. Lo scorso sabato i partiti di minoranza in consiglio ad Ala hanno dato vita ad un presidio e ad un volantinaggio per tenere alta l’attenzione sul futuro dell’ospedale. Ma le attese sono particolarmente sentite anche dai sindaci di Ala e Avio. Soprattutto dal primo, Claudio Soini, che dal giorno dopo il suo insediamento promise la massima attenzione e segnò l’ospedale fra le priorità assolute della sua agenda amministrativa. Ieri, commentava ad alta voce con i giornalisti: «Questo è il tempo della concretezza; dall’assessore Zeni ci aspettiamo soprattutto due cose. Ci attendiamo un piano finanziario, ovvero vogliamo sapere quanto la Provincia è intenzionata a spendere in soldoni. E ci aspettiamo di sapere con certezza quali siano le scadenze temporali, entro le quali la Pat darà concretezza al progetto di rilancio costruito sulla base del protocollo concordato nel 2013».
Soini sembra dare per scontato che l’assessore Zeni confermi i contenuti del protocollo firmato due anni fa, a ridosso delle elezioni provinciali, dagli amministratori comunali, comunitari e dal governatore Rossi, allora assessore alla Salute. In sintesi quel piano prevedeva la realizzazione di 20 posti per la convalescenza di soggetti deboli, 20 posti residenziali da destinare a casa di riposo, una serie di servizi poliambulatoriali e specialistici, una riorganizzazione della medicina di base e l’allocazione nell’ex ospedale dei servizi socio - assistenziali oggi in in capo alla Comunità di Valle, che nel 2013 fu parte attiva nella definizione del protocollo, che però per due anni è rimasto lettera morta. Per Soini questi contenuti sono rimasti attuali: «Da allora non è cambiato nulla, quindi sono convinto che si debba ripartire da qui e dare concretezza a questo piano».

Anche il sindaco di Avio, Federico Secchi, sposa la linea del sindaco di Ala: «Dal 2013 ad oggi non sono intervenuti fatti nuovi, quindi mi aspetto che quei contenuti vengano ribaditi. Anche perché ricordo a tutti che a mettere la sua firma sotto quel documento fu l’attuale governatore, Ugo Rossi. C’è una continuità amministrativa che deve essere rispettata. Ora - ha concluso Secchi -, non resta che dare sostanza a quelle  carte e procedere rapidamente. Mi auguro che questa sia anche la linea dell’assessore Zeni, altrimenti dovranno spiegarci cosa è successo in questi due anni».

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