Mori, la maggioranza si difende sul Prg

«Se l’unico problema del Prg è un distributore, abbiamo fatto un ottimo lavoro». Risponde alle polemiche, il gruppo consigliare «Insieme per Mori». Che spiegano: è una soluzione che libera dal distributore la zona del semaforo e permette altre soluzioni viabilistiche. «Per delocalizzare un’attività come quella esistente, posto che la stessa è assolutamente legittimata a rimanere nella sua attuale ubicazione, serviva una proposta alternativa stimolante».
«Sentire e leggere che lo spostamento di un distributore di carburante dal cuore del centro abitato di Mori, ad un luogo come quello individuato in area limitrofa al “Soardi”, sulla statale ed in fascia di rispetto stradale, sia visto come uno sfregio alla “Valle del Silenzio”, ci sembra francamente fuori luogo e non condivisibile. Ciò nell’ottica di visione generale dei problemi di una Comunità e non solo di una parte di essa. La soluzione individuata infatti non è nel cuore della valle, ma assolutamente decentrata, collegata e funzionale alla viabilità esistente. Viabilità presente comunque e ritenere che la stessa non incida sulla “Valle del Silenzio” è pura utopia».
E sul tema interviene anche il segretario del circolo moriano del Pd Lanfranco Cis, che difende la scelta dell’amministrazione: «Da molti anni si discute di liberare l’incrocio nel centro di Mori dal distributore di benzina che oggi rappresenta un controsenso pericoloso e di difficile accesso. Nel corso di questi mesi si era cercato di trovare inutilmente aree adatte per favorire questo spostamento. Tutte le soluzioni analizzate hanno però trovato difficoltà normative e tecniche La scelta finale di spostare nella zona adiacente al Soardi il distributore la riteniamo corretta e vantaggiosa per riqualificare il centro storico. Con un’unica e importante osservazione: che la nuova aerea sia destinata e finalizzata esclusivamente allo spostamento del distributore dal centro: non quindi un’area per la costruzione di un nuovo distributore. Appare eccessiva la preoccupazione di coloro che appellandosi a valori ambientali e di sicurezza non apprezzino lo sforzo del Prg di qualificare la vivibilità del centro storico».

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