I 109 anni di suor Eugenia Cucco La donna più anziana in Trentino

di Tommaso Gasperotti

Quand’è nata, il Trentino non era ancora italiano, a New York andava in onda la prima trasmissione radiofonica della storia e Pancho Villa dava il via alla rivoluzione messicana. Sul trono britannico saliva Giorgio V. Per intenderci, il nonno della regina Elisabetta. E la nazionale italiana di calcio esordiva per la prima volta in ambito internazionale contro la Francia. Ma il 1910 è anche l’anno in cui nasceva suor Eugenia Cucco, la donna più anziana del Trentino nonché la decima religiosa più longeva del pianeta.

Oggi spegne la bellezza di 109 candeline: un traguardo che sabato scorso ha già festeggiato con parenti, amici e nipoti e che quest’oggi sarà anche “onorato” dalla visita di una delegazione di Besenello, suo paese natale, che le farà visita nella casa di riposo per religiose di Telve Valsugana, dove risiede da qualche anno. Lì, appese alla parete della sua cameretta, accanto al crocifisso, ci sono una foto in compagnia del sindaco Comperini e una stampa di Castel Beseno.

Eugenia, nata il 9 luglio del 1910, oggi vive serena nel ricordo della sua Scanuppia, la montagna dei “beseneloti”, quando da piccola trascorreva il periodo estivo ai Masetti assieme a tutta la famiglia. È proprio lì che nel 1914 ricorda di aver ricevuto la dolorosa notizia dello scoppio della Prima guerra mondiale: le campane della chiesa non smettevano di suonare e il giorno dopo tutte le donne del paese piangevano perché gli uomini sarebbero dovuti partire per il fronte. Prima di otto figli, per aiutare i genitori, papà Eugenio Cucco e mamma Maria Goller, andò giovanissima a lavorare in filanda a Calliano e in seguito prestò servizio come collaboratrice domestica in una famiglia di Trento. Ma fu all’età di 28 anni - era il 1938 - che intraprese la vita religiosa prendendo i voti a Trento nell’ordine di Maria Bambina, per poi conseguire a Venezia il diploma di infermiera. Iniziò così a lavorare al fianco dei più deboli e degli ammalati, prima all’ospedale di Borgo Valsugana, dove fu la prima infermiera nel reparto della nuova terapia del cobalto per la cura dei tumori, e poi a Rovereto, dove lavorò ininterrottamente nel reparto delle malattie infettive fino al pensionamento a metà degli anni 80. Una vita, quella di Eugenia, dedicata agli altri, trascorsa al fianco dei suoi pazienti, ai quali non mancava mai di dare una parola di conforto e speranza. Dopo un breve periodo nella Casa convento di Rovereto, dimorò dal 1990 al 2010 presso la Casa Madre dell’ordine di Trento.

L’ultima volta che suor Eugenia Cucco celebrò il compleanno nella sua Besenello è stato nel 2010, in occasione dei cent’anni, quando dalla chiesa di Sant’Agata ringraziò tutto il paese riunito per festeggiarla.
Da quel giorno una nutrita rappresentanza di Besenello, guidata dal sindaco Cristian Comperini, si reca ogni anno ad omaggiarla in occasione del compleanno. E anche se attualmente la memoria e le forze non la aiutano molto, chiede sempre del suo paese natale la cui nostalgia non si è mai spenta nel corso degli anni. Nipoti e pronipoti, invece, le hanno fatto visita sabato scorso, organizzandole una bella festa, con tanto di torta formato gigante, a Telve, dove oggi risiede. E dove ora, dopo aver attraversato tutto il Novecento, guarda serena al domani, con la calma nel cuore e la fede di chi ha vissuto appieno la propria vita ed è stato tanto fortunato da poterla ancora raccontare a distanza di un secolo.

«Mi sono sempre accontentata di quel poco che avevo», rispondeva qualche anno fa all’Adige alla domanda, banale quanto inevitabile, su quale sia il suo segreto. Su come abbia fatto a mantenersi in buona salute per così tanto tempo. Buon compleanno suor Eugenia.

comments powered by Disqus