Mori, in 400 alle "beganate" della scuola "Peratoner"
Non li ha fermati il freddo né il buio. Anzi, stretti l'uno all'altro, tenendosi per mano, hanno affrontato col sorriso il loro mini-tour del centro storico moriano rinnovando l'antica e romantica tradizione dei canti natalizi, le "beganate".
I 151 bambini della scuola materna "Peratoner" di Mori - antica istituzione scolastica del centro lagarino - martedì pomeriggio, quando il buio è calato sul paese, sono usciti in fila dalla scuola tutti con il loro cappello di Natale in testa e la lanterna in mano, costruita a casa riciclando i cartoni del latte.
A far da cornice almeno trecento adulti, tra genitori, nonni, fratelli e sorelle maggiori, ma anche volontari, come gli alpini e i vigili del fuoco che si sono anche occupati della sicurezza, "scortando" (assieme alla polizia locale) in tutto il loro itinerario i bimbi con due cordoni (nel senso proprio di grosse corde) per evitare ogni fuoriuscita involontaria.
Sosta sotto il grande albero di Natale in piazza Cal di Ponte, con i primi canti, poi in via Modena, quindi in Zochel e via Teatro, fino al rientro in piazza e alle ultime melodie di fronte alla parrocchiale di Santo Stefano.
Tenerissimi nel loro incedere a volte incerto, coraggiosi e coraggiose viste l'inedita esperienza, bimbi e bimbe della materna ci hanno messo fiato e spirito giusto, emozionando mamme e papà al loro inseguimento per le strade di Mori.
"E' un'iniziativa che coinvolge tutta la scuola e che prepariamo a lungo - dice il presidente della materna, Augusto Calzà - la organizziamo ogni tre anni, per ogni ciclo scolastico in modo che ogni bambino abbia almeno una volta la possibilità di fare questa esperienza. Molti sono i soggetti coinvolti".
E infatti a corteo finito le famiglie si sono ritrovate nel piazzale della scuola attorno al grande falò acceso per scaldarsi, con gli alpini a distribuire vim brulé, cioccolata e panettone. Un bel modo di farsi gli auguri.