Mori, in 400 alle "beganate" della scuola "Peratoner"

di Davide Pivetti

Non li ha fermati il freddo né il buio. Anzi, stretti l'uno all'altro, tenendosi per mano, hanno affrontato col sorriso il loro mini-tour del centro storico moriano rinnovando l'antica e romantica tradizione dei canti natalizi, le "beganate".
 
I 151 bambini della scuola materna "Peratoner" di Mori - antica istituzione scolastica del centro lagarino - martedì pomeriggio, quando il buio è calato sul paese, sono usciti in fila dalla scuola tutti con il loro cappello di Natale in testa e la lanterna in mano, costruita a casa riciclando i cartoni del latte.
 
A far da cornice almeno trecento adulti, tra genitori, nonni, fratelli e sorelle maggiori, ma anche volontari, come gli alpini e i vigili del fuoco che si sono anche occupati della sicurezza, "scortando" (assieme alla polizia locale) in tutto il loro itinerario i bimbi con due cordoni (nel senso proprio di grosse corde) per evitare ogni fuoriuscita involontaria.

 
 
Sosta sotto il grande albero di Natale in piazza Cal di Ponte, con i primi canti, poi in via Modena, quindi in Zochel e via Teatro, fino al rientro in piazza e alle ultime melodie di fronte alla parrocchiale di Santo Stefano.
 
Tenerissimi nel loro incedere a volte incerto, coraggiosi e coraggiose viste l'inedita esperienza, bimbi e bimbe della materna ci hanno messo fiato e spirito giusto, emozionando mamme e papà al loro inseguimento per le strade di Mori.

"E' un'iniziativa che coinvolge tutta la scuola e che prepariamo a lungo - dice il presidente della materna, Augusto Calzà - la organizziamo ogni tre anni, per ogni ciclo scolastico in modo che ogni bambino abbia almeno una volta la possibilità di fare questa esperienza. Molti sono i soggetti coinvolti".

E infatti a corteo finito le famiglie si sono ritrovate nel piazzale della scuola attorno al grande falò acceso per scaldarsi, con gli alpini a distribuire vim brulé, cioccolata e panettone. Un bel modo di farsi gli auguri.

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