Di corsa e in parapendio: la sfida di Gadotti

Paolo Gadotti, 45 anni, di Lavarone, adora volare con il suo parapendio. Ha un fisico possente di atleta vecchio stampo (in gioventù è stato anche un ottimo giocatore di calcio) ed ora dipinge quadri struggenti tra il cielo, le nuvole e le montagne. Ora l’eterno «ragazzone» sta partecipando alla Dolomiti SuperFly, sette giorni non stop per una combinazione unica di trekking e parapendio. Ad assisterlo in questa avventura Nicola Buffa e Davide Mattarelli
L’atleta dovrà passare, in volo o a piedi, nei turnpoint prestabiliti. La specialità di questa sfida, che vede in gara atleti in rappresentanza di quindici nazioni, è la progettazione ideale del percorso: ogni concorrente dovrà considerare il tempo, la meteorologia, l’orografia e la propria forma fisica per chiudere l’intero tour entro sette giorni e solo coloro che sono disposti a superare i propri limiti saranno in grado di primeggiare. Paolo, che porta il marchio dell’Alpe Cimbra, difende i colori di queste terre orgogliose. «Il volo  - racconta il re del parapendio - per me è un alito, sentire il vento in faccia mi ricorda quando ero bambino che correvo libero nei prati di Lavarone e sognavo di vedere il mondo da un’altra prospettiva». Nel suo curriculum si segnalano imprese epiche, tour che vanno oltre l’immaginario. La prima tappa della «Dolomiti SuperFly» prevede un percorso di 63 chilometri con partenza da Levico ed arrivo a Canazei; la seconda parte da Canazei e arriva a Sesto Pusteria (km 50); la terza tappa porta i piloti da Sesto Pusteria a Cima Grappa per 101 chilometri; infine l’ultima tappa prevede il trasferimento da Cima Grappa a 1775 metri a Levico per un totale di 43 chilometri. I tutto si dovranno coprire 257 chilometri. Nei vari passaggi si toccheranno le più belle vette dolomitiche patrimonio Unesco, si volerà sopra Cortina, Ortisei, Misurina. 

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