Ala, capotreno aggredita Convoglio bloccato mezz'ora

Un altro episodio di violenza sui treni si è consumato nella prima serata di ieri ad Ala. Il treno regionale arrivato da Rovereto e diretto a Verona poco prima delle 19 è rimasto fermo sul primo binario della stazione di Ala in seguito all’ennesima aggressione ai danni del capotreno, che questa volta era una donna. Un’aggressione che avrebbe avuto come protagonista un giovane uomo di colore.

Fortunatamente la dipendente di Trenitalia, una donna di Bolzano con anni di esperienza sulle spalle, non ha subito conseguenze. L’aggressione non è stata fisica e non è stato necessario chiedere l’intervento dell’ambulanza. Ma l’aggressione verbale nei suoi confronti c’è stata, quando la donna ha chiesto al ragazzo straniero di mostrarle il documento di viaggio, ossia il biglietto. Evidentemente quest’ultimo non lo aveva e ha reagito in malo modo. Urlando contro di lei e prendendole il tablet che aveva tra le mani, gettato a terra e andato distrutto.

Il convoglio è rimasto fermo mezz’ora in stazione, per poi riprendere la sua corsa con la donna rimasta a bordo a continuare il suo lavoro. Lo straniero invece ha tentato di scappare ma è stato inseguito dai carabinieri per le strade di Ala.

«Questa ulteriore aggressione - commenta Christian Tschigg, segretario regionale della Fit Cisl - dimostra che ancora molto c’è da fare per rendere sicuro questo lavoro. E non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo di tutela pensando che abbiamo fatto il possibile. C’è sempre la possibilità di migliorare. Solidarietà alla collega che con forza di volontà ha deciso di portare comunque a casa i viaggiatori».

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