Mori, la scuola in trasferta in Inghilterra

Sono appena rientrati, entusiasti dopo il viaggio, i ragazzi dell’Istituto comprensivo Mori–Brentonico partiti alla volta della campagna inglese per un soggiorno linguistico. Un’adesione massiccia, più numerosa degli altri anni, per un progetto impegnativo: una settantina di ragazzi fra gli 11 e i 14 anni hanno infatti  partecipato quest’anno al progetto linguistico che da un decennio ormai la scuola porta avanti, sempre nel periodo di carnevale per meglio conciliare gli impegni di programma. «Credo che le famiglie stiano iniziando a cogliere la portata della proposta – spiega l’insegnante di lettere Debora Sartori, che assieme ad altri docenti li ha accompagnati -. Per molti è la prima occasione di prendere un volo o di andare all’estero, di stare lontani dalla famiglia e autogestirsi in alcune cose. Per alcuni di questi ragazzi solo la scuola propone viaggi a distanze di questo tipo, quindi i ragazzi hanno davvero l’occasione di vivere un’esperienza di grande valore». Un progetto di stampo linguistico, ma che ha molti altri obiettivi: «I ragazzi là frequentano 20 ore di scuola in inglese e poi sono impegnati in tantissime attività all’aperto – prosegue Sartori –. Dal tiro con l’arco, all’arrampicata, la costruzione di percorsi sugli alberi, tutta una serie di attività ludico-motorie che li aiutano anche nella collaborazione reciproca, nel lavoro di squadra e, naturalmente, li spingono a parlare inglese con i loro istruttori e per chiedere ciò che desiderano o per le loro esigenze. Si lavora per incrementare le loro competenze di autonomia e partecipazione, quindi ha un alto valore anche educativo in senso più ampio e non solo linguistico un progetto di questo tipo». 

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