Lupi e predazioni: «E il Comune cosa fa?»

Il ritorno naturale del lupo anche sui monti Lessini ha portato un impatto negativo sulla zootecnia di montagna. L'ha confermato anche l'assessore provinciale Michele Dallapiccola, ma il Comune di Ala cosa intende fare? Il presidente del Consiglio comunale di Ala ed il sindaco Claudio Soini sono stati messi davanti a questo interrogativo da parte dei consiglieri della Lega Nord Vanessa Cattoi e Gianfranco Zendri.  

«Gli effetti negatici conseguenti il ritorno del lupo - scrivono i due consiglieri nel documento presentato in aula, riportando le parole di Dallapiccola - spaziano dall'insorgere di timori legati all'incolumità nella popolazione residente, al verificarsi di predazioni sul bestiame domestico in alpeggio, predazioni che si diffondono via via sul territorio con il formarsi di nuovi nuclei riproduttivi. È innegabili comunque che, ovunque il lupo viva, le predazioni sul bestiame domestico e i conflitti tra chi vuole il lupo e chi non lo vuole non saranno completamente eliminabili».  

«Appurato che tra la Val di Ronchi e il gruppo del Carega vive un branco di lupi formato da due femmine e un maschio e che diversi attacchi sono stati compiuti dall'animale in zona a danno del bestiame domestico presente, riteniamo doveroso che l'amministrazione comunale si attivi per individuare, assieme alla Provincia, un piano per salvaguardare la zootecnia e garantire sicurezza alla popolazione», scrivono i due consiglieri. «L'amministrazione comunale intende intervenire per preservare la presenza delle attività montane e tutelare la sicurezza dei cittadini?». E se sì, concludono, cosa sta facendo?

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