Bocconi avvelenati: un cane salvato a Villa Lagarina

Il cane fortunatamente si è salvato, perché il suo padrone lo teneva al guinzaglio ed appena ha notato che aveva qualcosa in bocca si è avvicinato e glielo ha tolto, evitando forse il peggio per lui.

Quel boccone che l’animale aveva fiutato lungo la strada in cui stavano passeggiando, infatti, era avvelenato.

È accaduto nella campagne di Villa Lagarina nei giorni scorsi. «La strada è quella che porta alla Madonnina» spiega Giuseppe Serza, il padrone dell’animale che era con lui in quel momento.

«È la zona coltivata a vigneto che si trova dalle parti del bocciodromo, una passeggiata panoramica che diventa spesso l’itinerario di famiglie anche con bambini.

A prendere in mano o a mettere in bocca quel boccone (lasciato sotto alcune foglie a bordo della strada poteva essere anche un bambino», aggiunge Serza rendendo immediatamente l’idea del pericolo che è stato corso.

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L’esca, come viene chiamata in gergo, è stata consegnata ai forestali che l’hanno subito mandata ad analizzare per capire con cosa è stata realizzata e cercare, anche attraverso questi indizi, il responsabile. È caccia a chi possa averla lasciata lì, certamente non per caso. «Annusandola si capiva che il pezzo di carne era stato imbevuto con qualcosa di chimico, forse antigelo» spiega ancora Giuseppe Serza che con il suo cane fa parte di un’associazione di soccorso. Si tratta del soccorso piste da sci con unità cinofile che ha sede in Vallarsa. In quell’occasione i forestali hanno compiuto anche un sopralluogo nella zona, ma non avrebbero trovato altre esche. Così come è la prima volta che un episodio simile accade a Giuseppe Serza, che conosce bene quelle passeggiate: «Un luogo ampiamente segnalato anche dall’amministrazione comunale di Villa Lagarina per il pericolo di possibile bocconi avvelenati è quello intorno all’abitato di Piazzo. Nella zona dell’antico filatoio, ad esempio, ci sono perfino i cartelli che invitano i proprietari degli animali a prestare particolare attenzione per non incorrere nel pericolo dei bocconi avvelenati».

In attesa di conoscere quali saranno i risultati delle analisi effettuate sui bocconi avvelenati, quest’episodio - che fortunatamente ha avuto un lieto fine - serve non solo a segnalare l’accaduto ma anche ad alzare la soglia d’attenzione di tutti coloro che amano passeggiare con il loro cane magari nei dintorni. Gesti come questo oltre che incivili sono anche molto pericolosi. Proprio per questo i forestali, ma anche gli agenti della polizia locale che conoscono da vicino il territorio, non li sottovalutano ma cercano di perseguirli.
Sono comunque indice di un malcontento anche nei confronti dei proprietari dei cani. Se da una parte c’è infatti chi è molto attento a non invadere la libertà degli altri quando va a spasso con il proprio amico a quattro zampe, dall’altra c’è chi non è altrettanto rispettoso. Non solo nella raccolta dei bisogni dei cani lungo strade e marciapiedi, ad esempio, ma anche nel considerare giardini e campagne luoghi privati e non «bagni pubblici». Resta in ogni caso ingiustificato oltre che illegale il ricorso al veleno nel tentativo di spaventare i proprietari degli animali o addirittura di avvelenare gli ignari esseri a quattro zampe.

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