Cipresso dato alle fiamme Il rogo è doloso

È bruciato un cipresso sulla strada per Rampignano. Poco dopo le due di ieri pomeriggio un albero, che costeggia assieme ad altri cipressi il vialone che porta in località Rampignano a Pomarolo, ha preso misteriosamente fuoco. E in un istante si è trasformato in una grande torcia, consumandosi in pochi minuti.

Tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco volontari di Pomarolo che hanno domato le fiamme, evitando che l’incendio si propagasse nel bosco sottostante, in questo periodo molto secco vista l’assenza di precipitazioni. Le cause del rogo rimangono un vero mistero, ma difficile pensare che l’arbusto, ormai scheletro di sé stesso, abbia preso fuoco da solo.

«Tutto è successo nel giro di qualche minuto, l’albero avvolto dalle fiamme ha sprigionato un’alta colonna di fumo che ha richiamato l’attenzione dei residenti della zona - racconta il vicesindaco Arturo Gasperotti, accorso sul posto -. Le cause o meglio i motivi che abbiano spinto qualcuno ad appiccare fuoco al cipresso sono un vero mistero».

Certo è che è andata bene. Perché in questa stagione, con i prati secchi per la siccità, sarebbe bastato davvero poco perché quel rogo si trasformasse in un incendio, e quindi in un danno ambientale di proporzioni evidentemente più vaste. È stata soprattutto la velocità d’intervento dei vigili del fuoco volontari a fare la differenza. Certo resta il dubbio sui motivi di un simile atto vandalico: crudele e, soprattutto potenzialmente pericoloso per la comunità.

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