Chi ha rubato Gesù Bambino? Scomparso dai presepi a Brentonico

di Tiziano Bianchi

Chi ha rubato Gesù Bambino? E perché? Sono le domande che si stanno facendo i brentegani e i turisti che in questi giorni affollano l’altipiano di Brentonico, dinnanzi alla sconsolante scenografia dei presepi allestiti nelle fontane del paese, rappresentazioni sacre in cui la culla è desolatamente vuota: il bambinello, infatti, da un paio di giorni è scomparso da tutti gli allestimenti.

Ad accorgersene per primi gli abitanti del rione di Fontechel, dove era stato composto uno dei presepi più suggestivi, che hanno denunciato subito pubblicamente l’accaduto con un volantino. Poi una rapida indagine fra le altre fontane del paese e la triste scoperta che la statuina in terracotta raffigurante il Bambin Gesù è stata sottratta ovunque. Molte le ipotesi che stanno circolando, sebbene per ora non risulti alcuna segnalazione all’autorità. Dall’atto vandalico, alla bambinata, all’atto intenzionalmente sacrilego. Poi c’è chi si spinge addirittura ad immaginare che si sia trattato di un gesto di denuncia sociale, per richiamare l’attenzione sulla secolarizzazione del natale consumistico.

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Per tutti valgono le parole stampate sul volantino affisso nei pressi della fontana di Fontechel: «Ci rammarica molto vedere che alcune persone non hanno rispetto e la sensibilità del prossimo. Vogliamo sperare che prendendo in mano quel Bambino, siano diventate un po’ meno sgradevoli e maleducate». Un suo punto di vista, originale, ieri lo esprimeva anche l’arciprete dell’altipiano, don Luigi Mezzi, pur chiarendo di non voler creare allarme né allarmismo, ma di voler sollecitare, invece, una riflessione comunitaria: «Se si fosse stato di un furto commesso in un solo presepe, avrei pensato ad una ragazzata. Ad uno scherzo di pessimo gusto, ma solo ad una ragazzata». E ha aggiunto: «Una cosa come questa deve farci riflettere tutti insieme, come comunità cristiana e come comunità civile: chi ha fatto questo ha voluto festeggiare il Natale senza il suo protagonista: Gesù. E un Santo Natale senza la natività è solo una festa consumistica senza spiritualità». E ancora, entrando ancor più nella stretta attualità: «Gesù è un profugo che scappa da Erode, Gesù è il profugo dei nostri giorni e molti non lo vogliono vedere. E non lo vogliono ascoltare».

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