Sasso contro treno in corsa Finestrino in frantumi e paura

Un colpo forte e poi vetri ovunque. Panico ma nessun ferito sul convoglio regionale partito da Verona e diretto a Trento. È successo mentre il convoglio attraversava le campagne di Aal

di Luisa Pizzini

È successo di nuovo: un treno in transito lungo la linea ferroviaria del Brennero è stato colpito da un sasso all’altezza di Ala ed un finestrino è andato in frantumi. Panico fra i passeggeri.

Due mesi fa era accaduto un episodio simile e in quel caso uno dei viaggiatori a bordo del treno, che a Mori è stato raggiunto da un sasso, era rimasto leggermente ferito.

Difficile parlare di casualità. La polizia indaga, anche se non è facile raccogliere indizi.

Il fatto è accaduto sabato alle 18.30. In quel momento il regionale 2264 partito da Verona e diretto a Trento stava attraversando le campagne della zona di Ala. Era buio. Un testimone che era a bordo del convoglio racconta d’aver sentito un colpo forte. «Ho pensato ad un attentato. La prima cosa che ho pensato è stata quella anche perché da quel rumore sono stato svegliato, mi ero addormentato» spiega ricostruendo quegli attimi agitati.

Dev’essere stato il pensiero che hanno fatto anche molti altri viaggiatori, perché le persone che si trovavano in quel vagone si sono messe ad urlare. Erano trenta, forse quaranta.

«C’erano vetri dappertutto» racconta ancora uno dei passeggeri. «Avevamo schegge di vetro negli indumenti e tra i capelli.

Fortunatamente non c’erano bambini in quel vagone e nessuno si è ferito, ma lo spavento è stato grande. Quando ho capito che a rompere il finestrino era stato un sasso ho iniziato a rassicurare gli altri e poi sono corso ad avvisare la capotreno».

Nel frattempo il convoglio continuava la sua corsa. Quando i macchinisti sono stati avvisati dell’accaduto ormai il treno stava per arrivare a Rovereto, dove la fermata si è protatta per permettere ai responsabili di togliere i pezzi più pericolosi del finestrino e spostare i passeggeri in un altro vagone. Poi ha ripreso il viaggio verso Trento.

Ora resta da capire - e non sarà facile - chi può esserci dietro un gesto del genere. Se si tratti una pericolosissima bravata o di chissà cos’altro. L’unica ipotesi che per il momento sembra da scartare è l’idea che quel sasso possa essere stato scagliato casualmente contro il treno.

Se poteva essere presa in considerazione nel caso di Mori, per diverse ragioni, è davvero difficile che ciò sia accaduto in piena campagna ad Ala. «Pur essendo abituato a viaggiore - continua il testimone - conservo la paura di quanto accaduto l’altra sera sul regionale».

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