Giustizia / Il caso

Ruba una porzione di frittura di pesce e due cornetti dolci per 4,75 euro: si farà un anno di carcere

Quando l’uomo si è visto sbarrare la via di fuga del supermercato del centro, ha cercato di farsi largo a spintoni. Di qui l'accusa di rapina. Dagli iniziali 5 anni è stata calcolata una pena di 11 mesi e 25 giorni tenendo conto del patteggiamento, del valore lieve del bene rubato, dell'offerta di risarcimento di 100 euro e della lettera di scuse

TRENTO. «Scusatemi, ma avevo fame». L'ha scritta di suo pugno la lettera alla donna che aveva spintonato al supermercato per guadagnarsi la fuga con un "bottino" da 4 euro e 75 centesimi. Lo straniero, un 34enne nato in Nigeria, aveva rubato una porzione di frittura di pesce e due cornetti dolci. Il furto è diventato rapina nel momento in cui ha usato violenza contro la responsabile del punto vendita Eurospar di via Manci.

La lettera di scuse tuttavia non ha risparmiato allo straniero il processo e il carcere: 11 mesi e 25 giorni è la pena patteggiata davanti al giudice Enrico Borrelli. Poco meno di un anno per aver rubato per fame. Se non avesse spintonato la donna, probabilmente non ci sarebbe stato alcun processo trattandosi di un furto di lieve entità (e magari con remissione di querela della parte offesa). Ma nel momento in cui lo straniero ha usato violenza l'episodio si è configurato come rapina, reato che prevede una pena minima di 5 anni.

Lo straniero era presente in aula, accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria. È infatti detenuto in carcere per altri reati. «L'unica alternativa per me è spacciare» aveva precisato nella lettera di scuse. Con i documenti non in regola e la difficoltà - se non l'impossibilità - a trovarsi un lavoro, il nigeriano passava le giornate lungo la strada, guadagnandosi da vivere vendendo droga. Quel giorno - era l'ottobre 2021 - era entrato nel supermercato di via Manci; aveva preso dall'espositore dei cibi take away una porzione di frittura da 3 euro e 10 e due brioches da 0,80 e 0,85 centesimi e stava andandosene senza pagare.

Il personale si era accorto di quel giovane straniero che evitava di passare dalle casse e tentava di nascondere alcune confezioni. Immediato l'intervento. Quando il nigeriano si è visto sbarrare la via di fuga, ha cercato di farsi largo a spintoni. Di qui l'accusa di rapina. Dagli iniziali 5 anni è stata calcolata una pena di 11 mesi e 25 giorni tenendo conto del patteggiamento (c'è una riduzione di un terzo della pena), del valore lieve del bene rubato, dell'offerta di risarcimento di 100 euro e della lettera di scuse.

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