Città / San Pio X

Promossa “l’urbanistica tattica” di via Zandonai: colori e design frenano il traffico

Il primo bilancio del rinnovamento è positivo, come emerso sabato 18 febbraio durante l’incontro all’auditorium della circoscrizione. Le auto sono ora costrette a rallentare vicino alle scuole De Gaspari. L’assessore Facchin: «abbiamo altre quattro aree in cui intervenire»

di Nicola Maschio

TRENTO. È un primo bilancio positivo quello sulla rinnovata via Zandonai, dopo l'innovativo (e mai sperimentato prima) intervento di urbanistica tattica nella città di Trento. Il progetto #Cambiamolastrada, iniziato nel giugno del 2021 ma terminato solo alla fine dello scorso anno, ha permesso ai residenti della zona di riprendersi spazi di socialità, grazie ad apposite "isole" che spingono gli automobilisti a rallentare anche, e soprattutto, perché si trovano in prossimità della scuola primaria De Gaspari.

Nella mattinata di sabato 18 febbraio, presso l'auditorium della circoscrizione San Giuseppe-Santa Chiara, l'assessore comunale Ezio Facchin, il presidente circoscrizionale Mariano Ferrari e gli altri operatori coinvolti nella progettualità hanno presentato il restyling della strada (realizzato dal writer Senka Semak) a circa una trentina di interessati cittadini, ai quali è passata la parola al termine della spiegazione. Qualcuno ha ringraziato per l'intervento, altri hanno fatto domande rispetto alle tempistiche di realizzazione, qualcun altro si è concentrato invece sulla necessità di un maggior collegamento alle piste ciclabili, per potenziare la mobilità diversa da quella delle automobili.

A seguire è stata organizzata una passeggiata proprio sulla via, dove i residenti hanno avuto modo di apprezzare l'intervento recentemente concluso. Ed in effetti, sembra che quanto fatto abbia centrato l'obiettivo: le macchine procedono lentamente sulla strada - dove tra l'altro è presente un dissuasore di velocità - con i guidatori anche incuriositi dall'insolito design di via Zandonai, dove ora spiccano su tutti i colori giallo, azzurro e rosso. Tonalità scelte non a caso, hanno spiegato gli addetti ai lavori, visto che il rosso ad esempio è stato collocato in prossimità degli attraversamenti pedonali, proprio per evidenziarli.

Insomma, un lavoro a diverse mani e innovativo per la nostra città, nato e sviluppatosi grazie al patto di collaborazione siglato tra il Comune di Trento, Fiab-Amici della bicicletta e associazione Acropoli. «Ci sono state e ci saranno sicuramente delle critiche, ma l'importante è che siano costruttive - ha spiegato il presidente di circoscrizione Ferrari - La speranza è quella che simili progetti diventino strutturali e che permettano alla cittadinanza di vivere meglio: mi auguro che questa sperimentazione venga applicata anche in altre zone della città».

A dare conferma di quest'ultimo passaggio è stato l'assessore Facchin, che ha ribadito l'importanza di progettualità nate dal confronto con i cittadini: «Abbiamo altre quattro zone scolastiche in programma dove interverremo con dei provvedimenti, uniti all'urbanistica tattica, con progetti promossi da ragazze e ragazzi dell'università. C'è poi il tema della connettività tra le piste ciclabili. E ora che abbiamo approvato il Pums, andremo a fare un piano stralcio nell'arco di un paio di mesi in collaborazione con le circoscrizioni, come primo segnale di un'azione effettiva verso la sostenibilità».

comments powered by Disqus