Trasporti / L’opera

Funivia Trento-Bondone, ma davvero riuscirà ad avere un milione di passeggeri all'anno? Costi di gestione a 3,2 milioni l’anno. Facciamo due conti

Per non perdere il finanziamento statale del Pnrr, Comune e Provincia inviano la richiesta di finanziamento. Ma c’è da rispettare la clausole: il 35% dei costi di gestione va pagato con gli utili di esercizio. Cioé 308 persone all’ora per 8 ore continuativamente, tutti i giorni (anche il lunedì)

di Gigi Zoppello

TRENTO. Squilli di tromba e rulli di tamburo: Comune di Trento e Provincia vanno avanti come un treno. Cioé, come una funivia.

Il grande impianto da Trento  al Monte Bondone? Per piazza Dante «è sostenibile dal punto di vista economico e delle prospettive di gestione».

Lo ha affermato ieri un comunicato stampa, annunciando l'approfondimento tecnico effettuato dalle strutture della Provincia di Trento e inserito nell'analisi trasportistica necessaria per la richiesta di contributo ministeriale per trasporto rapido di massa da 35 milioni di euro (per la parte fino a Sardagna. Poi altri 35 in futuro).

Lo studio è stato presentato in conferenza stampa dall'assessore al turismo, Roberto Failoni, agli enti locali, Mattia Gottardi, e dal dirigente del Servizio territorio e trasporti, Roberto Andreatta. Secondo l'analisi, che completa lo studio di fattibilità e il progetto preliminare realizzato in modo congiunto da Provincia, Comune e Provincia di Trento, si prevede una copertura del 40% dei costi di gestione di 3,2 milioni di euro l'anno attraverso le tariffe a carico degli utenti. Il presupposto per ottenere il contributo ministeriale è che le tariffe coprano almeno il 35%.

La stima – spiega la Provincia – è effettuata sulla base degli attuali 180.000 passaggi annui sulla funivia esistente (Trento-Sardagna) e 80.000 passeggeri dei trasporti pubblici gomma, a cui si aggiunge poco meno di un milione di transito veicolari sulla tratta coperta dalla nuova infrastruttura.

Dice piazza Dante: «I viaggiatori previsti per la nuova opera sono 910.000 all'anno, con un costo medio di biglietto pari a 1,5 euro. Entro 20 anni di gestione si prevede la copertura del costo totale dell'intera opera (75 milioni di euro)».

La sfida è enorme. Stante il biglietto a 1,50 euro (molto basso, tutte le funivie in area turistica costano almeno 10 volte di più), restano da fare due semplici calcoli (ringraziamo il nostro lettore Christian per il suggerimento): 900 mila passaggi diviso 365 giorni fa 2456 persone al giorno, che diviso 8 ore fa 308 persone all'ora. Cioé per dare concretezza a tutto lo studio di sostenibilità della Provincia presentato da Failoni e Gottardi: 308 persone che ogni ora, per 8 ore al giorno, salgono o scendono con la funivia. E pensate a 300 persone ogni ora che sbarcano a Vason.

Ammesso che sia possibile (ma se lo dice la giunta provinciale, ci crediamo), non resta che da sperare nell’unica soluzione: chiudere totalmente al traffico delle auto la strada del Bondone.

Come ha detto il dirigente Andreatta «abbiamo fino a 60 mila passaggi di auto nei momenti di punta, durante la stagione dello sci». Che però vengono ampiamente compensati dai pochi passaggi in primavera ed autunno. 

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