Sport / Denuncia

Scandalo Centro Trilacum, la Fidal: «Va riaperto subito, in Trentino mancano spazi per gli atleti»

Il presidente Dino Parise e la bega fra Asuc di Vigolo Baselga e Comune: «Vedere fermo un impianto così, è uno spreco. Va riaperto al più prest possibile»

di Nicola Maschio

TRENTO. Anche il Comitato trentino della Federazione italiana di atletica leggera è sceso in campo per chiedere una veloce risoluzione della questione inerente il centro sportivo gestito dall'Asuc di Vigolo Baselga. Un semplice ma sentito appello - spiega il presidente Dino Parise, attualmente a Monaco di Baviera per gli Europei - perché la situazione si risolva il prima possibile e si possa tornare ad utilizzare la pista d'atletica e tutte le strutture del centro. «Ho seguito il dibattito e quello che posso dire è che, senza voler entrare nel merito delle opinioni di Comune e Asuc, l'obiettivo deve essere quello di riaprire l'impianto - ha spiegato Parise - Parliamo di un centro sportivo che è stato un ottimo trampolino di lancio per grandi atleti azzurri, tra cui Yeman Crippa, che proprio a Monaco, ha raggiunto risultati storici per la nostra disciplina. Quella nei pressi di Terlago è una struttura che ha dato i natali a grandi atleti trentini di stampo non solo nazionale, ma anche internazionale. Da presidente, non posso che invitare le parti a mettersi d'accordo velocemente».

Crippa ce l’ha fatta, in un territorio che tuttavia, ammette Parise, non offre tantissimi spazi per coloro che vogliono cimentarsi nell'atletica. Ed ecco perché vedere "fermo" un impianto come quello di Vigolo Baselga è uno spreco. «Lo abbiamo utilizzato fino ad un paio di anni fa - ha aggiunto il presidente della Fidal Trentino - ma le strutture di quel centro sportivo non hanno fatto del bene solo ai nostri atleti. Pensiamo alla società Trilacum, alle squadre di calcio, alle ragazze ed ai ragazzi che in quello spazio hanno incontrato amici, si sono divertiti e hanno scoperto passioni sportive coltivate poi nel tempo. È terribile ciò che sta succedendo: in provincia di Trento non ci sono molti spazi per allenarsi, ecco perché i risultati straordinari che atlete ed atleti raggiungono sono ancora più importanti. I giovani hanno bisogno di luoghi simili, qualcuno ora deve prendere in mano questa struttura e rilanciarla, darle nuova vita, riconvertirla a ciò che era prima: si faccia questo per i nostri ragazzi».

A sostenere le parole del presidente Parise anche l'allenatore di Yeman Crippa, Massimo Pegoretti (tra l'altro ex fiduciario tecnico della Fidal Trentino fino al 2019), che conclude: «Il centro è stato sempre utilizzato da tantissimi atleti che poi sono diventati "simboli" azzurri, così come le sue strutture, la palestra e tutto ciò che negli anni ha messo a disposizione. Per il mondo dell'atletica, e per tutte le sue discipline, ha un'importanza fondamentale. Condivido l'appello di Parise: bisogna fare in fretta».

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